venerdì 29 dicembre 2017

WeRunRome - Preview

Puntuale ogni anno arriva l'appuntamento ormai classico con la gara di San Silvestro organizzata dalla Atleticom per le vie del centro di Roma. Rispetto allo scorso anno resta tutto invariato: l'orario di partenza "anomalo", le 14 del 31 dicembre, e il percorso che si snoda lungo le strade più belle della capitale, dal Circo Massimo a Piazza del Popolo fin su il Pincio e poi verso il Colosseo. L'unica vera differenza sta nel fatto che quest'anno la manifestazione non ha più come main sponsor la Nike.


Questo si sostanzia soprattutto nel packaging del pacco gara, che aveva nello zainetto col baffo la principale attrattiva. Ora è diventata una semplice e poco maneggevole busta di plastica con la maglia (tornata per fortuna a maniche lunghe) e il pettorale: un po' poco per il costo dell'iscrizione (20 euro).

Sarà interessante vedere quante iscrizioni riusciranno a raccogliere gli organizzatori senza l'aiuto della multinazionale, per questa che resta comunque una delle gare più suggestive del panorama podistico romano e non solo.

lunedì 11 dicembre 2017

Gara #6 - CorriOlimpiaEur



In quest'ultima parte dell'anno che ho scelto di dedicare alle gare brevi (sulla distanza classica dei 10k), dopo essere stato "costretto" per impegni familiari a disertare la velocissima Best Woman di Fiumicino, eccomi di nuovo al via della Corri Olimpia, la gara che si corre sulle strade familiari dell'Eur. Di veloce questa gara ha davvero poco, il percorso è un continuo saliscendi su salite lunghe e impegnative come il passaggio in via Murri e soprattutto la salitona spezzagambe del Fungo.

La mattinata è gelida: il termometro segna -1 e, nonostante maglie termiche e cappello, si fa fatica a correre con l'aria gelata che ti entra nei polmoni e rende difficile anche solo scambiare qualche chiacchera col compagno di riscaldamento. Il clima insieme alle ragioni altimetriche già esposte mi fanno posizionare l'asticella della prestazione al miglioramento del personale stabilito l'anno scorso sullo stesso percorso.



Poco dopo le 9.30 si parte: sono davanti e provo a tenere il passo dei runner che vanno al di sotto dei 4 al chilometro. Il mio Garmin è coperto dalla maglia termica che mi tiene al caldo le mani, quindi non ho riscontro cronometrico e questo è un bene, perchè mi costringo a correre "a sensazione". Il circuito da ripetere due volte è tosto e al primo passaggio mi rincuora sentire lo speaker che ci dice che stiamo viaggiando al di sotto dei 4 al chilometro: nonostante la salita non ho particolari problemi di respirazione e di tenuta del ritmo. Ho anche il fiato per scambiare qualche parola con un compagno di squadra prima di imboccare l'ennesima salita di viale Egeo (all'altezza della Metro Magliana). Siamo a metà gara: mentre ignoro come tutti il ristoro, do un'occhiata al cronometro che, al passaggio del 5° chilometro segna 19'13". E' il momento del lungo dritto che ci riporta all'altezza del Velodromo alle pendici della salita del Fungo. Il ritmo inevitabilmente scende, provo ad accorciare il passo e a mantenere inalterato il respiro, per evitare di andare in debito d'ossigeno. 



Dal Fungo parte una discesona verso il Laghetto dove provo a recuperare il possibile. Ormai ci siamo, ma per l'arrivo c'è ancora una salita, quella di via Tupini, più dolce delle altre ma molto lunga. Riesco a tenere un passo costante, arrivo a via dell'Astronomia con l'arco dell'arrivo ormai a portata. Ultima sgasata e passo il traguardo, scordandomi di bloccare subito il Garmin che spegnerò con qualche secondo di ritardo. Mi giro e guardo il crono ufficiale TDS che mi conferma di essere sotto i 40 minuti. Ottimo!!

I risultati ufficiali poi mi diranno che il mio tempo è stato di 39'27", migliorando di un secondo (!!!) il mio personale ottenuto qualche settimana fa al Tiburtino. A parità di tempo, però, questo è un risultato qualitativamente più significativo visto il percorso che si affronta. Me ne torno a casa riscaldato e soddisfatto: personale ritoccato, 54° in classifica generale (su 878 arrivati) e 11° di categoria su 99. 



Risultati Ufficiali TDS - Clicca per ingrandire





mercoledì 6 dicembre 2017

CorriOlimpiaEur - Preview



Si corre domenica la sesta edizione della CorriOlimpiaEur, la tradizionale gara organizzata dall'Olimpia Eur che si snoda tra le architetture razionaliste del quartiere romano. Come l'organizzazione anche il percorso resta lo stesso dell'anno scorso con partenza e arrivo nei pressi di Piazzale Sturzo. L'altimetria dei 10 chilometri sono decisamente impegnativi con salite toste come quelle di via Romolo Murri e tostissime come l'ascesa verso il Fungo dell'Eur lungo viale dell'Umanesimo.


Il ritiro del pettorale e del pacco gara è previsto per sabato 9 presso il negozio SportUno in zona Marconi, mentre il via della gara sembra essere stato spostato di mezz'ora alle 10 (scrivo sembra perchè nella locandina è scritto così, mentre sul sito è riportato ore 9.30, ci informeremo). Per quanto mi riguarda proverò a dare il tutto per tutto con l'obiettivo di abbassare il tempo dello scorso anno (42'24"), che per diversi mesi, rappresentò il mio personale sulla distanza.

lunedì 20 novembre 2017

#Gara 5 - Corriamo al Tiburtino



Al primo tentativo!! L'obiettivo #Breaking40, ovvero scendere sotto il muro dei 40 minuti sulla distanza dei 10 chilometri l'ho centrato al primo tentativo ieri mattina, quando ho chiuso la distanza con il tempo di 39 minuti e 28 secondi, correndo alla media di 3'56" al chilometro

Le premesse per ottenere il risultato c'erano tutte. Dopo la maratona di due settimane fa gli allenamenti sono andati sempre bene, sia quelli di rigenerazione post gara sia quelli di qualità e le corse lente: il fisico ha risposto bene e mi sono approcciato con fiducia alla gara. Il percorso di gara poi è considerato tra i più veloci in assoluto e il meteo era perfetto per correre. Questo mix mi ha portato ad impostare un passo gara sempre sotto i 4 al chilometro che sono riuscito a mantenere per tutta la durata della corsa. Migliorato anche il personale sui 5 chilometri che il Garmin mi ha calcolato in 19'13" all'incredibile (per me) ritmo di 3'51"/Km.



La Corriamo al Tiburtino si è confermata una delle gare tradizionali del panorama podistico romano, con i suoi oltre 1000 iscritti e 955 giunti al traguardo ha tenuto botta alla concorrenza della Deejay Ten, raggruppando i runners più attenti alla prestazione che alla bellezza del percorso. Le strade che si percorrono lungo la gara non sono certo suggestive come quelle del centro e l'accoglienza degli automobilisti e dei passanti varia dall'indifferenza all'insulto per il blocco del traffico, ma tutto questo passa in secondo piano se si vuole provare ad attaccare il personale come ho fatto io. 

Temperatura di 8 gradi alla partenza, che favorisce la prestazione e mi ha indotto ad indossare la maglietta termica che non mi ha dato nessun fastidio tutt'altro. Pronti via e dopo il solito caos iniziale si riesce ben presto a prendere il ritmo grazie proprio alle vie grandi e spaziose che si attraversano. Riesco subito a posizionarmi su di un ritmo intorno ai 3'50" al chilometro, con una velocità che riesco a tenere forzando parecchio. Al 5° chilometro avverto la fatica, provo a prendere un bicchiere d'acqua ma bevo solo qualche goccio d'acqua prima di rimettermi a spingere. Il dettaglio sulle zone di frequenza cardiaca mette su carta le sensazioni che ho avuto in gara: il 65% del tempo ero nella zona massima, ciò mi ha dato problemi nella respirazione e qualche conato di vomito che mi ha indotto ad alzare un po' l'acceleratore. Nel frattempo i chilometri passano, faccio il conto per capire che margini ho. Rientriamo nella zona dell'arrivo ultime curve e poi il rettilineo finale, vedo l'arco dell'arrivo e il cronometro che mi dà finalmente la certezza di stare abbondantemente sotto i 40.

Chiudo a 39'37" (real time 39'28") al 104° posto, 22° di categoria. Soddisfazione immensa in una domenica un po' triste per motivi personali, che mi da maggiore fiducia anche in vista dei prossimi impegni sulla stessa distanza che affronterò ora sicuramente a cuore più leggero. 

Nota di merito per l'organizzazione della gara, sempre impeccabile, con un ricco ristoro finale e bel pacco gara con canottiera tecnica della Mizuno: bravi quelli della CAT Sport e arrivederci alla prossima edizione.


mercoledì 15 novembre 2017

Corriamo al Tiburtino - Preview


Dopo l'ultra di Pescara e la maratona di Torino il mio programma per questa ultima parte del 2017 prevede un lavoro più specifico sulla velocità con una full immersion di ritorno nelle gare da 10k (ne ho previste 4 in calendario da qui a fine anno). La prima è una gara storica nel panorama podistico romano: Corriamo al Tiburtino è giunta ormai alla 18° edizione, organizzata dallo storico negozio/società podistica CAT Sport.

Uno dei fiori all'occhiello di questa manifestazione è senza dubbio la precisione del percorso, 10000 metri omologati e completamente pianeggianti che si snodano lungo le strade del quartiere Tiburtino, viali ampi e lunghi rettilinei ideali per la ricerca del personal best. 

L'esatto percorso non è indicato sul sito della CAT ma dovrebbe essere quello "storico" con partenza in Via Grotta di Gregna ed arrivo in Via Mozart, davanti al negozio.


La partenza è prevista per domenica alle 10. Il pettorale con pacco gara si può ritirare presso CAT Sport sabato dalle 10 alle 18. Domenica prossima a Roma è previsto il blocco della circolazione in occasione della domenica ecologica: per i partecipanti è comunque prevista una deroga per raggiungere il luogo della gara compilando e portando con sè il modulo che è possibile scaricare qui. E' comunque comodo raggiungere la partenza anche con i mezzi, con la metro B alla fermata Santa Maria del Soccorso. L'organizzazione ci ha confermato che è a disposizione dei partecipanti un deposito borse.


mercoledì 1 novembre 2017

#Gara 4 - Maratona di Torino


La vigilia non si era dipanata con le migliori premesse: la settimana scorsa i livelli di polveri sottili a Torino hanno raggiunto massimi storici a causa dello smog e soprattutto degli incendi che stanno martoriando le valli intorno al capoluogo. A livello personale, poi, proprio il giorno prima della partenza era saltato il ponte torinese con famiglia per un malanno improvviso di mia figlia: sono quindi partito sabato in direzione maratona con il morale sotto i tacchi.

Alla partenza domenica mattina in Piazza Castello ci presentiamo in poco più di 1500, numeri ancora lontani dai fasti di un tempo, nonostante il cambio di data rispetto allo scorso anno (quando si corse sciaguratamente la prima domenica di ottobre). Il via è alle 9.30, ritardato rispetto alla media delle altre maratone alle quali ho partecipato. Il clima è però ideale per correre la Regina: temperatura fresca e cielo coperto.



Allo sparo, dopo qualche problema nel far partire il Garmin, provo subito a prendere un ritmo che mi consenta agevolmente di spezzare il fiato. Riesco ad assestarmi ad un passo intorno ai 4'35" al chilometro che tengo senza problemi. Mi godo il passaggio allo splendido Parco Valentino e soprattutto l'accoglienza all'ingresso di Nichelino dove troviamo gli spettatori più caldi dell'intero percorso (e un mio personalissimo tifoso: grazie Claudio. un cartello di incitamento solo per me non ce lo avevo mai avuto:).

Qui siamo al chilometro 12, dove si inseriscono in gara i partecipanti alla 30 chilometri. Sto attento a non saltare un ristoro, anche per seguire almeno un consiglio del Comune: sì rimanere idratati, ma andare piano proprio no! Dopo il pittoresco passaggio alla tenuta di caccia di Stupinigi, dove incrociamo la leader della corsa femminile che usciva dall'ovale mentre entravamo, arriviamo al cancello della mezza maratona che passo in 1h36'28" (passo 4'35"/Km). Rispetto alla maratona di Roma (mio personal best) ho un vantaggio di 3 minuti e mezzo(1h39'58"). E' il momento della prima barretta, che mi asciuga un po' la bocca, ma mi dà la giusta energia. Infatti sento ancora di averne.


Siamo in direzione Orbassano, verso la periferia sud-ovest della città. Qui è arrivato il momento dei lunghi vialoni di Mirafiori che ci portano a costeggiare i grigi stabilimenti della ex Fiat. Al taglio del 30° chilometro il cronometro segna 2h17'34": i minuti di vantaggio rispetto a Roma superano i 5 (2h22'40") e il primo personal best è in cascina.

Inizia qui la fase decisiva e quella con più incognite per me. Infatti sia a Roma che a Rimini ho cominciato a rallentare in maniera decisa (a Rimini in realtà ebbi un vero e proprio crollo), segno evidente che non sono stato in grado di dosare le energie in maniera uniforme. Qui invece vedo con mia grande sorpresa che riesco non solo a tenere in maniera agevole il ritmo ma che comincio a superare diversi atleti (tra cui due con i quali ho fatto gara parallela praticamente dall'inizio) e non vengo superato da nessuno.






Passano così veloce i chilometri e il famoso muro stavolta non si presente: 37, 38, 39..il Garmin segna circa 400 metri in più e provo a tenermi occupato per capire quale potrebbe essere il mio tempo finale, se cioè riuscissi per caso a stare sotto il muro delle 3 ore e 15. Nel frattempo sgranocchio l'ultima delle tre barrette energetiche e intravedo piazza San Carlo. Siamo arrivati: c'è anche un discreto numero di spettatori lungo via Roma che ci incita nello sforzo finale. Vedo l'arco, provo l'ultima accelerata ma il cronometro che si avvicina sempre più ormai è mio amico.: 3 ore 14 minuti e 46 secondi (saranno 3h14'35" come real time), ovvero record presonale frantumato (9 minuti in meno) e abbattuto il muro delle 3 ore e 15!! Dal punto di vista della classifica arrivo 156° su 1364 arrivati, recuperando quasi 40 posizioni negli ultimi 12 Km. Nella mia categoria sono 45° su 257.



Indosso la medaglia, spilucco qualcosa nel ristoro finale (non eccezionale a dire il vero) e ritrovo i miei due tifosi Davide e Irene. Foto di rito e mi incammino zombie-style (as usual) verso casa, pienamente soddisfatto del risultato ottenuto.

Nonostante le premesse, quindi, la trasferta piemontese è andata benone sul piano agonistico. Torno a casa con la medaglia al collo e una maggiore consapevolezza come maratoneta unita alla soddisfazione di aver gestito nel migliore dei modi la lunga fase di allenamento.



venerdì 27 ottobre 2017

Obiettivo Torino

Quello che vedete qui a fianco è il migliore dei mondi possibili. Ovvero per chiudere domenica sotto le 3 ore e 20 (ovvero migliorare il mio personale sulla maratona di oltre 4 minuti!) dovrei mantenere un passo di 4'42"/Km, non proprio una passeggiata.

Al netto di questa che è la visione più ottimistica la gara di domenica si preannuncia comunque veloce, per questo provo ad individuare anche altri due obiettivi. Quello intermedio consiste nell'ottenere la seconda migliore prestazione personale, ovvero chiudere con un tempo inferiore a quello che ho ottenuto a Rimini lo scorso mese di aprile (3h28'40") che vuol dire correre ad un passo indicativo di 4'55"/Km.

C'è poi l'obiettivo minimo che è quello di finirla ad un passo non superiore ai 5'00"/Km ovvero far fermare il cronometro di Piazza San Carlo a 3h31". Chiaramente molto dipenderà anche dal meteo previsto per domenica. Al momento le previsioni parlano di cielo poco o parzialmente nuvoloso con una temperatura minima di 5 gradi e una massima che arriverà a 20 gradi: in teoria le condizioni ideali per esprimersi al meglio sulla lunga distanza. C'è poi l'incognità qualità dell'aria: al momento a Torino è pessima con una concentrazione di Pm10 sopra di oltre due volte al limite di legge. Ciò a causa non tanto dello smog quanto degli incendi che stanno affliggendo i boschi appena fuori città. E' previsto vento per i prossimi due giorni. Staremo a vedere.

lunedì 23 ottobre 2017

Maratona di Torino - Preview


Domenica prossima si corre la 31° edizione della Maratona di Torino. Una manifestazione che negli ultimi anni ha vissuto periodi decisamente turbolenti, tra cambi di data, cambio di organizzazione, calo degli iscritti. Quest'anno è la Team Marathon che gestisce il tutto, contando di riportarla agli antichi fasti. La città sabauda sembra lo scenario ideale per la Regina con le sue ampie vie centrali, il lungo Po e l'hinterland completamente pianeggiante. Anche il cambio di data (dalla prima all'ultima domenica di ottobre) dovrebbe invogliare la partecipazione, richiedendo meno sforzi di preparazione sotto la canicola estiva.

Maratona di Torino - Percorso (clicca per ingrandire)

Il percorso prevede la partenza dalla centralissima Piazza San Carlo. Da qui si segue il corso del fiume per un lungo tratto passando per il Parco Valentino, il Borgo Medievale fino a raggiungere Moncalieri dopo circa 10 chilometri. Qui si attraversa il Po e si entra a Nichelino e si prosegue in direzione Stupinigi dove si percorre un anello nei prezzi della Palazzina di Caccia. Siamo più o meno a metà del percorso che risale verso Beinasco e attraverso viali lunghi e dritti torna in direzione del centro città. Intorno al chilometro 26 arriviamo a Mirafiori, nel regno dell'automobile dove c'è la sede della Fiat. Da qui si risale in direzione del Politecnico per poi dirigersi nuovamente verso il centro verso l'arrivo posizionato a Piazza Castello.

Il percorso è pressochè completamente pianeggiante, con poche curve e cambi di direzione, l'ideale per una maratona. Per quanto mi riguarda, il mio obiettivo è quello di provare a migliorare il mio personale, ovvero scendere sotto le 3 ore e 20 minuti. Questo significa tenere un passo di 4'44"/Km, tutt'altro che semplice.

Il Village della Maratona, dove ritirare il pettorale e il pacco gara, sarà allestito a Piazza Castello a partire da venerdì. La partenza è prevista per le ore 9.30 e il tempo massimo è fissato in 6 ore. Per quanto mi riguarda la Maratona sarà un'occasione per passare un fine settimana lungo a Torino con la mia famiglia e per vedere alcune persone care che vivono li.

lunedì 2 ottobre 2017

#Gara 3 - 6 Ore dell'Adriatico


Il buio pesto dell'autostrada mentre torno a casa tra i monti al confine tra Lazio e Abruzzo rende ancora più luminosi i flash della giornata che mi scorrono davanti agli occhi. Torno a casa dalla mia  prima ultramaratona, miscela unica di molteplici esperienze in un mondo tutto nuovo dove la sofferenza della gara in solitudine si interseca e in qualche modo si nutre di straordinari incontri con persone davvero fuori dal comune. Il tutto in un ambiente molto familiare e accogliente, dove la lentezza del ritmo data dalla natura della gara permea anche i runners che vi partecipano che appaiono tutti molto più rilassati e tranquilli di quanto io non sia abituato.

6 Ore dell'Adriatico - Partenza/arrivo presso l'Auditorio Flaiano

Arrivo a Pescara in tarda mattinata e ad accogliermi trovo un caldo sole settembrino accompagnato ad una leggera brezza di mare, tutt'altro che spiacevole. Pranzo con un panino al prosciutto sulla bella spiaggia, che ha già messo il suo vestito invernale e passeggio con tutta calma verso il ritrovo della gara. Mi accorgo subito del carattere "famigliare" dell'organizzazione, detto in senso positivo: già al ritiro dei pettorali c'è una calda accoglienza, mentre intorno a me vedo persone che si riconoscono e si salutano e mi accorgo di come quella degli ultramaratoneti sia una comunità stretta e affiatata.

La mia guida in questo mondo sarà a sua insaputa Leonardo, un simpatico vigile del fuoco lucano, che di questo mondo è già esperto, questa infatti sarà la sua ottava ultra dell'anno. Mi porta a conoscere persone e soprattutto mi dà importanti dritte sulle sensazioni di una gara così lunga e per me sconosciuta. Tra una chiacchera e l'altra arriva il momento della partenza. Il mio obiettivo è quello di rimanere sotto i 6 al chilometro e da subito provo a tenere un ritmo simile a quello che sono riuscito a portare nei lunghissimi. 


I primi chilometri scorrono veloci, mi impongo all'inizio di tenermi ben idratato e la conformazione del percorso (un circuito di poco più di 1,3 Km) dà la possibilità di potersi rifornire ogni 5 minuti. Mi impongo così di rispettare i rifornimenti a cui sono abituato, ogni 5 Km. Chiudo la prima ora con 11,43 Km in cascina al passo di 5'15". Nel frattempo conosco Tony, il runner abruzzese col maggior numero di gare disputate nell'anno (addirittura sopra quota 80!) e chiacchero tranquillamente delle sue esperienze sulle ultra e non solo. E' il momento della prima barretta e decido da qui in avanti di prendere acqua e sali un giro si e uno no.

Alla fine della seconda ora controllo il Garmin che mi segnala altri 11,24 Km con un ritmo di 5'20"/Km. Mi sento ancora abbastanza fresco, mentre vedo che alcuni cominciano a fare lunghi tratti camminando. Le gambe rispondono ancora abbastanza bene, quindi procedo senza particolari affanni. Sono poco dopo le 16 quando il cronometro di gara segna le 3 ore. Negli ultimi 60 minuti la media si è un po' alzata, ho percorso 10,62 Km. al ritmo di 5'39"/Km. 

Sono a metà gara, è il momento della pausa ai box. Devo sostituire i cerottini che mi sono volati via per il sudore, il tempo di darmi una breve asciugata, di mangiare una fetta di pane con nutella e sono pronto a ricominciare a correre. Il Garmin mi segnala al momento una distanza complessiva percorsa di poco più di 33 Km., il che vuol dire che ho un vantaggio di poco più di due giri su una tabella di corsa ideale di 10 Km/h.

Gli split della mia gara ora per ora (Garmin)

Nel frattempo sono partiti anche i partecipanti alla mezza maratona che ci sfrecciano accanto a velocità quasi doppia. Anche io nel mio piccolo sui doppiaggi dei vari runner (che ormai ho imparato a riconoscere) costruisco i miei traguardi psicologici (quando raggiungo Tizio mi fermo a riposare, quando incontro di nuovo Caio è ora dei sali, quando mi passa Sempronio provo a stargli dietro per un paio di giri). Così facendo chiudo la quarta ora. La pausa al gazebo incide in maniera evidente sulla media dello split: ho percorso 9,63 Km. alla media di 6'14". Il chilometraggio complessivo segna 42,92 Km, il che vuol dire che sono riuscito a tenere il passaggio della maratona sotto le 4 ore. 

Questo mi rinfranca molto, anche perchè le gambe stanno cominciando a indurirsi e ormai ad ogni giro mi fermo al rifornimento e ne approfitto non solo per bere qualcosa (alterno acqua, coca, sali) ma anche per fare qualche decina di metri al passo. La fatica comincia a farsi sentire, anche se il fisico risponde ancora bene e l'assenza di fiatone mi aiuta a capire che sono nella zona cardiaca perfetta entro la soglia.

Chiudono gli atleti della maratona e lo speaker (molto simpatico, in verità) annuncia anche l'arrivo dei primi atleti della mezza, mentre il ritmo consente di individuare in maniera evidente chi corre la 6 ore. Alla fine della quinta ora la media si alza a 6'41" al chilometro, ho percorso 8,97 Km. con un totale complessivo di 51,89 Km. 

Siamo alla fase finale, che è anche quella con le maggiori incognite. Infatti fino ad ora non avevo mai percorso più di 52 Km consecutivi e non so come il mio corpo possa reagire ad una sollecitazione così prolungata. La stanchezza, ormai è evidente in tutti i partecipanti, la maggiorparte dei quali cammina o corricchia lentamente. Io cerco di camminare solo al momento del ristoro e di corricchiare per tutto il resto del percorso, cosa che in vero mi riesce senza troppe difficoltà. Provo a tenere la mente occupata con i calcoli di quanti giri devo fare per superare la fatidica soglia dei 60 Km. che, un momento mi pare vicinissima e subito dopo la temo irraggiungibile. Ormai resta poco da fare, solo continuare a giare aspettando il colpo di pistola.

Siamo ormai all'ultima mezz'ora; l'organizzazione consegna a noi partecipanti un adesivo col numero di pettorale che al momento dello stop del tempo dovremo applicare per terra, sul punto dove siamo arrivati, in maniera da permettere il calcolo dei metri aggiuntivi percorsi dall'ultimo giro intero completato. Mancano ormai 10 minuti, il sole che col suo piacevole tepore ci ha accompagnato per tutto il pomeriggio è tramontato e si accendono le luci sul lungomare. Ho calcolato che per fare un giro impiego circa 8 minuti, quindi ne riesco ancora a completare uno intero. Ripasso per l'ultima volta sotto l'arco del traguardo ai -3, stavolta non mi fermo e continuo per l'ultimo sforzo. Guardo il Garmin che mi dice che ho passato i 60 Km. ma non posso fare affidamento sulla precisione del GPS e uso l'ultimo minuto per fare degli allunghi che penso mi possano anche servire un po' per sciogliere le gambe. Passo il giro di boa e vedo l'addetto al cronometraggio pronto con la pistola in alto a dare lo stop. Sento il suo countdown, provo un ultimo allungo e poi finalmente arriva lo sparo!

L'adesivo sull'asfalto al momento dello sparo di fine gara

Tutto si ferma, la gara è finita. Piegandomi non senza difficoltà sulle gambe indurite dallo sforzo, applico il numero adesivo sull'asfalto e comincio lentamente ad incamminarmi verso il traguardo. E' arrivato il momento per raccogliere tutte le sensazioni di questa giornata straordinaria. Consegno il chip, ritiro il pacco gara (una maglia tecnica della manifestazione) e vado a cambiarmi. Sono stanco ma non distrutto. Le gambe le sento pesanti ma non ho problemi nè al piede destro nè ai polpacci, che ho protetto con le fidate calze a compressione. Approfitto del pasta party per mangiare qualcosa, anche se lo stomaco è ancora abbastanza chiuso. Nel frattempo vengono appesi i risultati ufficiali. Vado a sbirciare e scorro fino al mio nome: 60,262 Km. percorsi, undicesimo posto e decimo assoluto tra gli uomini!! Il che vuol dire che, per la prima volta nella mia carriera podistica, vado a premio!!
A questo punto non posso non attendere il momento delle premiazioni dove ritiro con orgoglio il mio riconoscimento (uno zainetto con qualche gadget all'interno) e poso per la foto con i classificati fino al 6° posto. E' il momento di tornare a casa, eccomi di nuovo nel buio dell'autostrada con i muscoli delle gambe che costretti dalla posizione dell'automobile reclamano riposo. Ma il fastidio dei muscoli va di pari passo con la soddisfazione del risultato raggiunto e la gratitudine per poter vivere simili esperienze.

venerdì 29 settembre 2017

Direzione Pescara

6 Ore dell'Adriatico - Il percorso (via google maps)

Ci siamo. Dopo 3 mesi di allenamenti intensi, oltre le ferie, il caldo asfissiante, l'umidità tropicale. Dopo lunghi, lunghissimi, ripetute e corse lente in riva al mare e in mezzo ai monti. Dopo contratture, fastidi, stretching e roller foam. Dopo tutta questa preparazione finalmente il gran giorno è arrivato. Domattina partirò alla volta di Pescara per partecipare alla prima ultramaratona della mia carriera da running.

Come tutte le prime volte, anche in questo caso c'è un misto di eccitazione mista ad ansia di chi va incontro a qualcosa che non conosce. Non so cosa significa correre per 6 ore. Non so quanto riuscirò a correre e come reagirà il mio fisico. Pur cercando di prevedere tutto, non so cosa mi serva per affrontare al meglio la gara, nè come sarà ripetere per un così lungo tempo lo stesso circuito.

Dal punto di vista strettamente tecnico il mio obiettivo è quello di chiudere la gara tenendo una media complessiva anche di poco inferiore ai 6'00"/Km., ovvero provare ad infrangere il muro dei 60 Km. Facile a dirsi, molto più complicato metterlo in pratica. Vedremo domani, comunque vada sono contento di essere arrivato al termine di questa preparazione e so che proverò a dare tutto me stesso, provando a superare un altro limite, sempre grato per avere la possibilità di fare il miglior sport del mondo.

Chi vuole puà seguire live la giornata sul mio twitter o la gara a partire dalle 13 sul live tracking del Garmin.

lunedì 25 settembre 2017

La 6 ore dell'Adriatico - Preview


Siamo al momento di alzare l'asticella. Con la prossima gara, infatti, l'obiettivo è quello di diventare ultramaratoneta. E provo a farlo partecipando ad un tipo di gara che, per come è strutturata, sembra fatta apposta per venire incontro ai dubbi/timori/tentennamenti di chi, come me, vuole provare a salire un gradino più su della Regina.

Si tratta infatti di una competizione del tutto nuova per diversi motivi. Innanzitutto si corre in un circuito, non c'è una distanza predefenita da correre, ma il risultato deriva da quanti chilometri si riescono a percorrere nell'arco di tempo previsto. La somma delle diverse incognite è comunque inferiore ai vantaggi che comporta un'organizzazione di questo tipo: si ha sempre a disposizione l'assistenza alla gara, i servizi, il ristoro. Se bisogna fermarsi non c'è la preoccupazione di dover affrontare una lunga distanza fino all'arrivo. Insomma, è il banco di prova idele per chi si lancia questa nuova sfida.

La 6 ore dell'Adriatico è giunta alla seconda edizione. La prima, disputata sempre a Pescara, a metà novembre dell'anno scorso, ha avuto un buon riscontro in termini di presenze, e probabilmente quest'anno, con l'anticipo della data, andrà ancora meglio. Sono previste diverse competizioni oltre alla 6 ore: la maratona, la mezza maratona (che partirà tre ore dopo, intorno alle 16) e una non competitiva. Si correrà, come detto, in un circuito di poco più di 1,3 Km. che si snoda in un'andata e ritorno sul Lungomare Cristoforo Colombo.



Assicurati tutti i servizi necessari (deposito borse, ristoro, servizi igienici) nonchè la possibilità di docce e spogliatoi nelle vicinanze dell'arrivo. Il ritiro del pettorale è previsto per la mattinata del sabato presso l'Auditorium Flaiano, mentre la manifestazione prenderà il via alle 13.00. Per i rilevamenti della distanza percorsa verrà utilizzato il chip elettronico e - a 30 minuti dallo scadere delle 6 ore - verrà consegnato ad ogni partecipante un gessetto con il quale, alla fine del tempo, dovrà segnare il punto in cui è arrivato così da permettere ai giudici il calcolo esatto della distanza percorsa.

Per quanto mi riguarda partenza da Roma prevista nella prima mattinata e ritorno in serata al termine della gara. Sono contento ed emozionato di partecipare per la prima volta ad una gara di questo tipo, preoccupato e curioso al tempo stesso di vedere fin dove riesco ad arrivare.

lunedì 18 settembre 2017

Gara #2 - Rome Half Marathon Via Pacis



Un bel sole di metà settembre, la scenografia unica di Roma, un fresco venticello che porta via l'umidità degli ultimi giorni: gli ingredienti ci sono tutti perchè sia una splendida domenica di sport.
I pesanti mezzi promozionali a disposizione degli organizzatori della Rome Half Marathon Via Pacis facevano presagire una partecipazione al livello delle altre grandi corse in città: in realtà il numero degli arrivati (1.600) è stato nettamente inferiore alle aspettative. Questo nonostante una buona organizzazione sia a livello di pacco gara che di gestione dell'operatività e dei servizi sul percorso (apprezzo sempre quando ai vari ristori trovo la bottiglietta e non il bicchiere).

Sin dalla partenza individuo i pacemakers dell'1h30 e provo a star loro dietro per fare una gara con ritmo costante che mi permettesse di provare ad attaccare il mio personale. Il performing condition del Garmin mi segnala dopo il primo chilometro un +13, segno di condizione eccellente. In effetti non fatico per nulla nel tenere il passo e anche le piccole (Circo Massimo) e grandi (salita della Moschea) difficoltà del percorso riesco a gestirle piuttosto bene. Arrivo, però, nell'ultimo tratto un po' al limite, tant'è che non riesco a fare il cambio di passo preventivato, i pacers mi staccano nell'ultimo chilometro e chiudo con il tempo di 1h29'19" a poco più di 20 secondi dal mio personale.

Il Garmin mi segnala quasi 400 metri percorsi in più (in pratica quelli che il percorso mi aveva regalato alla Roma by Night), ma alla fine sono comunque soddisfatto del tempo che rappresenta la mia seconda prestazione assoluta sulla distanza. Anche il risultato in gara non è stato niente male, sono 96° su 1.611 arrivati, 24° di categoria e 5° di società.




Alla fine il ristoro piuttosto scarno, ma carina la borsetta nella quale era contenuto. Dal punto di vista fisico sono soddisfatto: nessun risentimento all'altezza dei polpacci che tanto mi hanno fatto penare nell'ultimo periodo. Solo un piccolo fastidio sotto il gluteo sinistro ma niente di insopportabile. Nessun DOMS comunque del tipo di quelli che ho avuto dopo la Roma-Ostia, dove ho corso praticamente allo stesso ritmo.






venerdì 15 settembre 2017

Roma HM Via Pacis - Preview


Nella marcia di avvicinamento alle gare clou dell'autunno cade a fagiolo questa new entry nel panorama podistico romano. A sole tre settimane dalla RomabyNight il calendario agonistico ci propone infatti un'altra mezza maratona di rilievo nazionale. La Rome Half Marathon Via Pacis ancora prima che venga svolta la sua prima edizione si pone ai vertici delle gare corse nella nostra città. La Fidal le attribuisce la silver label, Comune, CONI e Comitato Paralimpico concedono il patrocinio a questo che è un evento che unisce sport, multiculturalità, incontro delle diversità.

La risposta della comunità dei runner non si è fatta attendere: saranno quasi 2000 gli atleti al via della mezza maratona, in rappresentanza di 43 nazioni, mentre già 4000 le persone che parteciperanno alla non competitiva di 5k. Tra gli atleti di rilievo spicca il nome del campione olimpico Stefano Baldini. Partecipare a questa manifestazione oltre che avere la possibilità di correre nello scenario unico della Roma cristiana, consente anche di sostenere un progetto di solidarietà per l'inclusione e l'integrazione interculturale ed interreligiosa attraverso lo sport.

Rome Half Marathon Via Pacis - Percorso (Clicca per ingrandire)
Il percorso rappresenta un inedito per le corse nel centro di Roma, e andrà a toccare i principali centri della spiritualità della Capitale. Partenza e arrivo sono in viale della Conciliazione, all'ombra del Cuppolone di San Pietro. Si percorre il lungotevere fino alla Sinagoga in direzione poi del Circo Massimo e del Colosseo. Di qui tutti i Fori Imperiali e Via del Corso fino ad arrivare a Piazza del Popolo dove è stato allestito il Villaggio della Corsa. Di nuovo Lungotevere fino al quartiere Flaminio. Di qui si percorre in senso inverso il percorso classico della Maratona, dall'Auditorium alla Moschea e di nuovo giù percorrendo di nuovo il lungoTevere fino al Foro Italico. Siamo nel quartiere Prati per l'ultima parte di gara, passando davanti alla Chiesa Valdese di Piazza Cavour fino all'arrivo di nuovo in viale della Conciliazione.

Percorso interessante, quasi totalmente pianeggiante ad eccezione della salita verso la Moschea, mai fatta in questa direzione. Sarà comunque una bella giornata di sport e di solidarietà, speriamo baciata da un caldo sole di metà settembre. Pacco gara decisamente bello (zaino monospalla e maglietta fosforescente classica) che si può ritirare insieme al pettorale a Piazza del Popolo fino a sabato.


martedì 29 agosto 2017

Contrattura



Dopo la gara di venerdì, affrontata con molta cautela ma senza particolari problemi, sembrava che il peggio fosse passato. Invece oggi pomeriggio, a distanza esatta di una settimana dallo stop di martedì scorso, ecco ripresentarsi nuovamente il problema al polpaccio destro.

Uscito per i soliti 12k di corsa lenta, dopo il riscaldamento comincio ad avvertire un fastidio che via via si fa più insistente. Memore dell'esperienza di sette giorni fa, decido di non insistere e stoppo l'allenamento, tornando a casa camminando.

L'errore grave di non essermi idratato a sufficienza nel lunghissimo di domenica scorsa evidentemente continuo a pagarlo. In più oggi non avevo indossato le calze a compressione, altro grave errore. A questo punto è meglio riposare per evitare guai peggiori: la contrattura deve risolversi e non diventare qualcosa di peggio o di cronico!

Il mio programma di allenamento lo modificherò in questa maniera. Niente corsa fino a sabato quando sostituisco il lunghissimo con una corsa lenta svelta di 25k. A seguire martedì solita uscita di corsa lenta di 12k e giovedì le ripetute 3X4. Sabato 9 poi dovrebbe essere la volta del lunghissimo di 36k. Questo naturalmente ancora tutto provvisorio, nella speranza che il riposo di questa settimana mi tolga di dosso questa rottura della contrattura.

Aggiornamento 31 agosto - Ieri ho indossato per tutta la giornata le calze a compressione, camminando avvertito comunque un leggero fastidio, così come scendendo le scale. In serata profondo massaggio e, prima di andare a letto. applicazione di Muscoril crema con fasciatura che ho tenuto per tutta la notte. Questa mattina mi sembra che vada decisamente meglio, il fastidio è quasi sparito. Indosso ancora per tutta la giornata le calze a compressione.

Aggiornamento 1 settembre - Anche ieri calze a compressione e lungo massaggio serale con successiva applicazione di Muscoril. Il fastidio sembra sparito, domani, dopo 3 giorni di stop, provo a riprendere gli allenamenti.

Aggiornamento 4 settembre - Sabato uscita che sarebbe dovuta essere di corsa lenta svelta (passo 4'45") di 25 chilometri. Il chilometraggio è stato rispettato, ma il passo è stato più lento di una CL. Continua il momento no di forma muscolare, ho passato tutta l'uscita con i muscoli delle cosce doloranti e induriti, non riuscendo a scioglierli. A un certo punto è riapparso anche il fastidio al polpaccio quindi ho rallentato decisamente il ritmo. Durante la giornata non ho avuto particolari problemi, mentre la domenica il polpaccio continuava a darmi fastidio. Ora riposo fino a domani quando riprovo l'uscita di corsa lenta alla Caffarella che, negli ultimi due martedì mi ha costretto ad interrompere prima causa dolore. Nel frattempo continuo con massaggi (anche con roller foam) ed applicazione di Cetilar.

Aggiornamento 6 settembre - Ieri uscita di corsa lenta, quella che nelle ultime 2 settimane mi ha fatto tornare a casa zoppicante.Uscita dalle sensazioni contrastanti. Riesco a chiudere l'allenamento a una media di 4'59" decisamente ancora non al livello della corsa lenta, ma meglio che nelle ultime uscite. Durante l'allenamento doloretti vari al bicipite femorale sinistro e fastidi al solito polpaccio destro. Al termine applicazione di ghiaccio e uso di Roller Foam per decontrarre. Subito dopo il fastidio risultava intenso, però in serata e soprattutto il giorno dopo è quasi scomparso. Applicazione di Cetilar la sera e questa mattina. Oggi riposo poi domani l'uscita di controprova.

Aggiornamento 11 settembre - Ultimo update per dare conto delle ultime 2 uscite. Giovedì primo lavoro di qualità con le ripetute sui 3000 metri, mentre sabato lunghissimo di 37k, l'ultimo prima della gara di Pescara. Polpaccio perfetto, nessun risentimento nè dopo le ripetute nè dopo il lungo. Trattato con Roller foam. Qualche segno di affaticamento al bicipite femorale ma nulla che non passi con un buon massaggio. Bene così.

Aggiornamento 13 settembre - Pensavo di esserne fuori, ma ho parlato troppo presto. Ieri dopo l'allenamento previsto dalla tabella, durante il quale non ho avvertito nessun fastidio, eseguo massaggi con roller foam e man mano che il muscolo si raffreddava è cominciato il fastidio al polpaccio. Anche oggi resta questo fastidio, nella parte superiore, quella che nella foto qui sopra è denominata Gastrocnemio. Ieri massaggio e Cetilar, probabilmente l'ultimo allenamento della settimana prima della mezza del 17 lo sposto a venerdì.

lunedì 28 agosto 2017

#Gara 1 - Roma by Night Run



Stesso posto, stessa ora (o quasi). A poco più di due mesi dall'ultima gara della scorsa stagione, si riscende in strada per cominciare il nuovo anno podistico sulla stessa distanza (mezza maratona) e con una gara di sera per le strade della capitale. La Roma by night, giunta alla sua quarta edizione, si presenta rinnovata non solo nel logo con diverse novità, dalla medaglia per i finisher, assente nelle scorse edizioni, alla presenza di una stracittadina di 7 chilometri.

Pre e post gara sempre di ottimo livello nel Villaggio allestito dall'organizzazione della Forhans Team sotto il Ponte della Musica, così come spogliatoi e docce messe a disposizione dal vicino Circolo della Polizia di Stato. Arrivo con due ore di anticipo per ritirare con calma il pettorale e la maglietta della manifestazione (bella grafica, gialla fosforescente) e fare un giro tra gli stand. Decido di dedicare una buona mezz'ora al riscaldamento pregara, visto che il polpaccio destro reduce dalla contrattura di martedì non mi lascia del tutto tranquillo.

Si parte puntuali alle 22. Al via della mezza maratona siamo in poco più di 600, poco più della metà dello scorso anno: è evidente come l'inflazione di gare sulla distanza che abbiamo avuto quest'anno (quella serale di giugno e quella del 17 settembre) hanno inciso sulla partecipazione, mentre alla Stracittadina hanno partecipato meno di 100 persone. Subito dopo il via decido di tenere un ritmo controllato per verificare che sia tutto in ordine a livello muscolare. Il caldo c'è ma è decisamente più sopportabile dello scorso anno. Mi assesto su un passo di 4'20" che riuscirò senza troppa difficoltà a tenere fino alla fine.


Tengo il passo dei pacers dell'1ora e 35 fino al passaggio sul Ponte Milvio, da qui decido di allungare un po' e vado senza troppa sofferenza anche lungo la salita della Moschea. Da lì in poi sento che ce ne avrei ancora per allungare ulteriormente, ma decido di trattenermi per evitare problemi muscolari.
Alla fine riesco a chiudere in 1 ora e 31 minuti, facendo segnare la mia seconda prestazione assoluta sulla distanza. Rispetto all'anno scorso miglioro la performance di oltre 10 minuti, e l'anno scorso ricordo di aver avuto anche un lieve malore dopo l'arrivo. Stavolta, invece, tutto ok.

Roma by Night Run - Risultato TDS
Chiudo così all'80° posto assoluto, 18° di categoria e 4° della mia società. Da segnalare uno scarto rilevante (circa 400 metri) tra la rilevazione del Garmin (chiudo a 20,78 Km) e quella ufficiale. Soddisfatto per il risultato, ma soprattutto di come ho chiuso dal punto di vista fisico e delle condizioni di gambe e polpacci al termine dello sforzo.





mercoledì 23 agosto 2017

Roma by Night Run - Preview


Come ormai tradizione anche quest'anno sarà la RomabyNight Run a dare il via alla stagione agonistica per i runners romani. La mezza in notturna per le vie della Capitale si presenta quest'anno in una veste rinnovata: a partire dal logo che vedete qui sopra, molto accattivante, che introduce ad un sito davvero ben fatto dalla Forhans Team che organizza l'evento. Tra le novità c'è poi l'affiancamento alla mezza maratona della stracittadina che si corre sulla distanza dei 7 chilometri, anche non competitiva (aperta ai praticanti di nordic walking e fit-walking).



Tra le conferme rispetto alla passata edizione, il percorso, che si sviluppa nel quadrante nord della città da Piazza Mazzini fino alla salita della Moschea e di ritorno verso il Villaggio Olimpico. Tracciato che non presenta particolari asperità, ad eccezione della solita salita di cui sopra, ma che può essere reso complicato dal meteo: le previsioni parlano di ritorno del gran caldo e, a quell'ora di sera dalle parti del Tevere, l'umidità è alta. Insomma si preannuncia la solita sudatona!



Ad attendere all'arrivo i runners c'è poi la piacevole novità della medaglia riservata ai finisher, di cui molti in passato avevano lamentato l'assenza. Il villaggio della gara sarà posizionato sotto al Ponte della Musica e dalle 16 in poi si potranno ritirare pettorali e pacco gara. Dalle 18 per atleti e accompagnatori è previsto un Aperitivo, mentre all'arrivo non poteva mancare il Pasta Party finale, degna conclusione di un'indimenticabile serata di sport e non solo. 

lunedì 21 agosto 2017

Nuova stagione


E in men che non si dica anche queste ferie estive sono finite e siamo già pronti a cominciare un nuovo anno. Dal punto di vista agonistico si tratta della terza stagione di gare. Dopo la prima nella quale ho preso confidenza con le gare fino alla mezza maratona, e la seconda in cui ho puntato e raggiunto il traguardo della mia prima Regina (poi bissata ancora e ancora), quest'anno sono pronto e determinato a partire verso traguardi sempre più ambiziosi, sperando che il corpo mi sostenga.

Si parte subito, venerdì prossimo, con la gara che per molti podisti romani rappresenta il ritorno a casa, la mezza in notturna dal Ponte della Musica. Il primo obiettivo dell'anno l'ho fissato per fine settembre quando vorrei partecipare alla mia prima ultra maratona. Si tratta della 6 ore dell'Adriatico che dovrebbe svolgersi a Pescara il 30 settembre (dovrebbe perchè ho ricevuto conferma dagli organizzatori ma ancora nessuna notizia ufficiale su svolgimento della gara, iscrizioni, regolamento..). Ho scelto una gara dalla formula così particolare (vince chi corre più chilometri in un tempo predefinito) per diversi motivi: mi sembra l'approccio più soft a gare su chilometraggi importanti; si corre in un circuito e questo può testare la mia tenuta psicologica e, allo stesso tempo, mi conforta circa eventuali problemi che dovessero sorgere nel corso della gara.

Nel percorso di avvicinamento che sto facendo da inizio luglio, è prevista un'alta mezza maratona che è anche una novità assoluta nel calendario. Si tratta della Roma Half Marathon Via Pacis con un percorso affascinante che tocca tutti i centri della spiritualità non solo cristiana a Roma. Appuntamento per domenica 17 a San Pietro.

L'altro appuntamento principale dell'autunno è la Maratona di Torino, quest'anno in programma domenica 29 ottobre. Poi il solito corollario di 10 chilometri fino a capodanno, in attesa di una primavera che ho immaginato molto scoppiettante. Avrò modo di parlarne e approfondire meglio. Per chi fosse curioso e volesse dare un'occhiata ecco il calendario delle mie gare per l'anno che sta cominciando (chiaramente suscettibile di ogni modifica possibile e immaginabile).

giovedì 17 agosto 2017

Come back


Evidentemente ci deve essere qualcosa nel cambiamento dell'aria, dalla montagna alla città che mi provoca sommovimenti intestinali, se è vero che tre volte su tre, la prima uscita dal ritorno delle vacanze è stata caratterizzata da violenti mal di pancia che hanno lasciato strascichi per tutta la giornata. E' stato così anche quest'anno, spero che come negli anni passati si tratti di episodio isolato.

Sono comunque molto soddisfatto delle uscite fatte durante le vacanze. La prima settimana a Riccione ho avuto la possibilità di fare allenamenti, anche piuttosto lunghi (fino a 29k), sul lungomare da Cattolica fino a Rimini alternando corse lente con lavori di qualità soddisfacenti sul piano dei risultati.

La vera novità quest'anno sono stati, però, gli allenamenti in quota. Infatti in montagna a quota 1000 ho avuto la possibilità di lavorare su un percorso nervoso, pieno di saliscendi e con tratti di salita e discesa impegnativi. Ho avuto modo anche di verificare quanto rende - a livello di ossigenazione - correre in quota, respirando aria pura a temperature autunnali.

Ora torno, come detto, ai miei percorsi cittadini abituali continuando la preparazione per l'inizio della nuova stagione si avvicina. Ma riguardo le tappe agonistiche di questo autunno/inverno, avrò modo di parlare in maniera approfondita la prossima settimana nel post di presentazione della stagione.

lunedì 31 luglio 2017

Stagione 2016/2017


Anche quest'anno sono finalmente arrivate le vacanze estive, si chiude una stagione impegnativa sotto diversi aspetti tra cui anche quello sportivo. La mia prima stagione agonistica, l'anno scorso, è stata quella dell'ambientazione: ho imparato ad allenarmi, il mio corpo si è dovuto adattare ai diversi carichi di lavoro, con l'emozione di correre la mia prima mezza maratona e di migliorarmi sulle 10 chilometri. Quest'anno è stato quello delle conferme. Ho capito che solo con un allenamento costante e ragionato si raggiungono determinati obiettivi. Ho finalmente raggiunto l'obiettivo principe di correre una Maratona (solo un anno fa mi sembrava qualcosa di impossibile da fare): di più, mi sono migliorato costantemente da un punto di vista chilometrico e i miei allenamenti sono diventati sempre più efficaci. Ho cominciato a correre fino a 4 volte alla settimana, a volte anche con il sacrificio di alzatacce prima di andare al lavoro. Il bilancio finale è quello di un enorme soddisfazione nella consapevolezza che nessun obiettivo è irraggiungibile, bastano forza di volontà e tanta dedizione nel raggiungerlo.


DataGaraDistanzaTempo
26.08.2016Roma by Night Run21,097 km.1h42"39
04.09.2016Ostia in corsa per ambiente10 km.47'21"
09.10.2016La 30 del Mare30 km.2h29'49"
13.11.2016Fiumicino Half Marathon21,097 km.1h37'38"
27.11.2016Firenze Marathon42,195 km.3h43'05"
11.12.2016CorriOlimpia Eur10 km.42'24"
31.12.2016We Run Rome10 km.43'21"
15.01.2017Trofeo Lidense15 km.1h03'24"
26.02.2017Decamilia14,8 km.1h02'36"
12.03.2017Roma-Ostia Half Marathon21,097 km.1h28'57"
02.04.2017Maratona di Roma42,195 km.3h23'13"
30.04.2017Rimini Marathon42,195 km.3h28'40"
14.05.2017Rincorriamo la Pace10 km.40'02"
21.05.2017Race for the Cure5 km.20'00"
11.06.2017Cecchignola di Corsa9,5 km.38'53"
17.06.2017Mezzamaratona di Roma21,097 km.1h33'33"

Complessivamente ho partecipato a 16 gare, di cui 4 mezze maratone e 3 maratone. L'emozione più forte è stato senza dubbio quella che ho provato all'arrivo della maratona di Firenze, corsa a fine novembre. E' stata la mia prima regina che ho affrontato con il dovuto rispetto e prudenza ma che mi ha regalato una gioia enorme.

Con l'anno nuovo ho voluto provare ad approcciarmi in maniera un po' più evoluta alla preparazione. Ho pertanto seguito una tabella in previsione della Maratona di Roma più evoluta, sia in termini quantitativi che qualitativi. I risultati sono stati sorprendenti: già nella Roma-Ostia di marzo ho ottenuto un tempo assolutamente stupefacente per le mie aspettative, e poi tre settimane dopo, nella Regina lungo le strade della Capitale, ho replicato con una prestazione che mi ha lasciato a bocca aperta.

Ho provato anche l'emozione della "doppia" provando a sfruttare la preparazione per Roma anche per Rimini in programma un mese dopo. L'emozione di correre per posti che mi ricordano la mia infanzia ha attutito un po' la delusione per una prestazione non eccelsa. Dei mesi di preparazione per le maratone ho approfittato anche per limare le mie prestazioni sulle distanze più brevi.


Come evidenziato dalla tabella qui sopra il miglioramento su tutte le distanze rispetto ai tempi che avevo fatto registrare fino allo scorso mese di agosto è evidente, segno che la strada che ho seguito a livello di allenamento è quella giusta. Chiaramente, non ci si ferma qui. Per la prossima stagione, infatti, sono in cantiere diverse novità. La prima riguarda l'iscrizione alla società podistica LBM Sport Team, con la quale ho corso le ultime due gare di giugno. L'organizzazione mi sembra ottima e la possibilità di appoggiarmi ad una struttura che così ben conosce il mondo del running sarà sicuramente un punto a favore per permettermi di migliorarmi ancora di più.

Altra novità logistica sarà il fatto che proverò ad allenarmi allo Stadio Nando Martellini alle Terme di Caracalla. La pista di atletica mi potrebbe essere molto utile soprattutto nei lavori di qualità. Al ritorno dalle vacanze andrò a fare il primo allenamento.

Poi voglio provare ad alzare ancora un po' l'asticella. Dopo aver superato infatti l'ostacolo della maratona mi piacerebbe provare l'esperienza di avventurarmi nel mondo delle Ultra. In questo senso deve essere letto l'ultimo record di distanza che ho fatto registrare ad inizio luglio. Entro breve sarò più chiaro su cosa ciò vorrà dire. Ci sono però già alcune certezze: il mio calendario agonistico per il 2017/2018 comincerà ufficialmente il prossimo venerdì 25 agosto con la RomabyNight Run, mezza in notturna per le strade della capitale.

Ora, però, è il momento di staccare un po' la spina. Che non significa tanto non allenarsi (continuerò a farlo anche durante le ferie) ma rilassarsi mentalmente per tornare con la spinta giusta la prossima stagione. Nel frattempo ho già rinnovato il certificato medico (il dottore mi ha detto che l'ECG è andato meglio dell'anno scorso), così tanto per aver ben chiaro che sono già bello carico. Nel frattempo buone vacanze a tutti!!



lunedì 3 luglio 2017

Obiettivo distanza



La rinfrescata degli ultimi due giorni mi ha regalato una mattinata perfetta per il running: temperatura perfetta, con quel fresco frizzante dell'alba che insieme ai tiepidi raggi del primo sole formano un mix ideale per fare sport. Parto così per la classica corsa della domenica con l'obiettivo di ritoccare il record della maggiore distanza percorsa, il che significa correre più di una maratona.

Esco alle cinque in punto solita direzione centro. I primi chilometri scivolano via tranquilli, nonostante l'indicatore della Performing Condition del Garmin segni -8 (accettabile, ma in discesa). Da Ponte Milvio mi dirigo verso il Vaticano, attraverso via delle Milizie e Piazzale degli Eroi e risalgo tutto il Lungotevere per tornare a Ponte Milvio e da lì prendere la ciclabile in direzione di Castel Giubileo. Percorro 6 chilometri di questa bella ciclovia, il che significa che al ritorno al Ponte i chilometri percorsi sono 36. Fino a qui la media tenuta è ottima (siamo sotto ai 5'20" al chilometro), procedo verso il Villaggio Olimpico, classico biscotto per poi andare verso Piazza Mancini dove so esserci un bagno pubblico, per un pit stop di pancia. Arrivo qui con la brutta sorpresa di trovare chiuso: me lo sarei dovuto aspettare dalla nostra amata città! Meno male che avevo visto un bagno chimico nei pressi di Ponte Milvio, ritorno quindi dall'altro lato del Tevere e mi fermo a "meditare".

Riparto sollevato per gli ultimi dieci chilometri in direzione di casa. La fatica comincia a farsi sentire e la media, soprattutto negli ultimi cinque chilometri si alza notevolmente, mentre ogni fontanella è la mia. Alla fine chiudo l'allenamento mai così lungo, in termini di distanza percorsa e di tempo trascorso a correre. Quindi è stato raggiunto anche questo obiettivo, chemi sarà molto utile in vista degli obiettivi che mi sono ripromesso di centrare la prossima stagione.