lunedì 20 novembre 2017

#Gara 5 - Corriamo al Tiburtino



Al primo tentativo!! L'obiettivo #Breaking40, ovvero scendere sotto il muro dei 40 minuti sulla distanza dei 10 chilometri l'ho centrato al primo tentativo ieri mattina, quando ho chiuso la distanza con il tempo di 39 minuti e 28 secondi, correndo alla media di 3'56" al chilometro

Le premesse per ottenere il risultato c'erano tutte. Dopo la maratona di due settimane fa gli allenamenti sono andati sempre bene, sia quelli di rigenerazione post gara sia quelli di qualità e le corse lente: il fisico ha risposto bene e mi sono approcciato con fiducia alla gara. Il percorso di gara poi è considerato tra i più veloci in assoluto e il meteo era perfetto per correre. Questo mix mi ha portato ad impostare un passo gara sempre sotto i 4 al chilometro che sono riuscito a mantenere per tutta la durata della corsa. Migliorato anche il personale sui 5 chilometri che il Garmin mi ha calcolato in 19'13" all'incredibile (per me) ritmo di 3'51"/Km.



La Corriamo al Tiburtino si è confermata una delle gare tradizionali del panorama podistico romano, con i suoi oltre 1000 iscritti e 955 giunti al traguardo ha tenuto botta alla concorrenza della Deejay Ten, raggruppando i runners più attenti alla prestazione che alla bellezza del percorso. Le strade che si percorrono lungo la gara non sono certo suggestive come quelle del centro e l'accoglienza degli automobilisti e dei passanti varia dall'indifferenza all'insulto per il blocco del traffico, ma tutto questo passa in secondo piano se si vuole provare ad attaccare il personale come ho fatto io. 

Temperatura di 8 gradi alla partenza, che favorisce la prestazione e mi ha indotto ad indossare la maglietta termica che non mi ha dato nessun fastidio tutt'altro. Pronti via e dopo il solito caos iniziale si riesce ben presto a prendere il ritmo grazie proprio alle vie grandi e spaziose che si attraversano. Riesco subito a posizionarmi su di un ritmo intorno ai 3'50" al chilometro, con una velocità che riesco a tenere forzando parecchio. Al 5° chilometro avverto la fatica, provo a prendere un bicchiere d'acqua ma bevo solo qualche goccio d'acqua prima di rimettermi a spingere. Il dettaglio sulle zone di frequenza cardiaca mette su carta le sensazioni che ho avuto in gara: il 65% del tempo ero nella zona massima, ciò mi ha dato problemi nella respirazione e qualche conato di vomito che mi ha indotto ad alzare un po' l'acceleratore. Nel frattempo i chilometri passano, faccio il conto per capire che margini ho. Rientriamo nella zona dell'arrivo ultime curve e poi il rettilineo finale, vedo l'arco dell'arrivo e il cronometro che mi dà finalmente la certezza di stare abbondantemente sotto i 40.

Chiudo a 39'37" (real time 39'28") al 104° posto, 22° di categoria. Soddisfazione immensa in una domenica un po' triste per motivi personali, che mi da maggiore fiducia anche in vista dei prossimi impegni sulla stessa distanza che affronterò ora sicuramente a cuore più leggero. 

Nota di merito per l'organizzazione della gara, sempre impeccabile, con un ricco ristoro finale e bel pacco gara con canottiera tecnica della Mizuno: bravi quelli della CAT Sport e arrivederci alla prossima edizione.


mercoledì 15 novembre 2017

Corriamo al Tiburtino - Preview


Dopo l'ultra di Pescara e la maratona di Torino il mio programma per questa ultima parte del 2017 prevede un lavoro più specifico sulla velocità con una full immersion di ritorno nelle gare da 10k (ne ho previste 4 in calendario da qui a fine anno). La prima è una gara storica nel panorama podistico romano: Corriamo al Tiburtino è giunta ormai alla 18° edizione, organizzata dallo storico negozio/società podistica CAT Sport.

Uno dei fiori all'occhiello di questa manifestazione è senza dubbio la precisione del percorso, 10000 metri omologati e completamente pianeggianti che si snodano lungo le strade del quartiere Tiburtino, viali ampi e lunghi rettilinei ideali per la ricerca del personal best. 

L'esatto percorso non è indicato sul sito della CAT ma dovrebbe essere quello "storico" con partenza in Via Grotta di Gregna ed arrivo in Via Mozart, davanti al negozio.


La partenza è prevista per domenica alle 10. Il pettorale con pacco gara si può ritirare presso CAT Sport sabato dalle 10 alle 18. Domenica prossima a Roma è previsto il blocco della circolazione in occasione della domenica ecologica: per i partecipanti è comunque prevista una deroga per raggiungere il luogo della gara compilando e portando con sè il modulo che è possibile scaricare qui. E' comunque comodo raggiungere la partenza anche con i mezzi, con la metro B alla fermata Santa Maria del Soccorso. L'organizzazione ci ha confermato che è a disposizione dei partecipanti un deposito borse.


mercoledì 1 novembre 2017

#Gara 4 - Maratona di Torino


La vigilia non si era dipanata con le migliori premesse: la settimana scorsa i livelli di polveri sottili a Torino hanno raggiunto massimi storici a causa dello smog e soprattutto degli incendi che stanno martoriando le valli intorno al capoluogo. A livello personale, poi, proprio il giorno prima della partenza era saltato il ponte torinese con famiglia per un malanno improvviso di mia figlia: sono quindi partito sabato in direzione maratona con il morale sotto i tacchi.

Alla partenza domenica mattina in Piazza Castello ci presentiamo in poco più di 1500, numeri ancora lontani dai fasti di un tempo, nonostante il cambio di data rispetto allo scorso anno (quando si corse sciaguratamente la prima domenica di ottobre). Il via è alle 9.30, ritardato rispetto alla media delle altre maratone alle quali ho partecipato. Il clima è però ideale per correre la Regina: temperatura fresca e cielo coperto.



Allo sparo, dopo qualche problema nel far partire il Garmin, provo subito a prendere un ritmo che mi consenta agevolmente di spezzare il fiato. Riesco ad assestarmi ad un passo intorno ai 4'35" al chilometro che tengo senza problemi. Mi godo il passaggio allo splendido Parco Valentino e soprattutto l'accoglienza all'ingresso di Nichelino dove troviamo gli spettatori più caldi dell'intero percorso (e un mio personalissimo tifoso: grazie Claudio. un cartello di incitamento solo per me non ce lo avevo mai avuto:).

Qui siamo al chilometro 12, dove si inseriscono in gara i partecipanti alla 30 chilometri. Sto attento a non saltare un ristoro, anche per seguire almeno un consiglio del Comune: sì rimanere idratati, ma andare piano proprio no! Dopo il pittoresco passaggio alla tenuta di caccia di Stupinigi, dove incrociamo la leader della corsa femminile che usciva dall'ovale mentre entravamo, arriviamo al cancello della mezza maratona che passo in 1h36'28" (passo 4'35"/Km). Rispetto alla maratona di Roma (mio personal best) ho un vantaggio di 3 minuti e mezzo(1h39'58"). E' il momento della prima barretta, che mi asciuga un po' la bocca, ma mi dà la giusta energia. Infatti sento ancora di averne.


Siamo in direzione Orbassano, verso la periferia sud-ovest della città. Qui è arrivato il momento dei lunghi vialoni di Mirafiori che ci portano a costeggiare i grigi stabilimenti della ex Fiat. Al taglio del 30° chilometro il cronometro segna 2h17'34": i minuti di vantaggio rispetto a Roma superano i 5 (2h22'40") e il primo personal best è in cascina.

Inizia qui la fase decisiva e quella con più incognite per me. Infatti sia a Roma che a Rimini ho cominciato a rallentare in maniera decisa (a Rimini in realtà ebbi un vero e proprio crollo), segno evidente che non sono stato in grado di dosare le energie in maniera uniforme. Qui invece vedo con mia grande sorpresa che riesco non solo a tenere in maniera agevole il ritmo ma che comincio a superare diversi atleti (tra cui due con i quali ho fatto gara parallela praticamente dall'inizio) e non vengo superato da nessuno.






Passano così veloce i chilometri e il famoso muro stavolta non si presente: 37, 38, 39..il Garmin segna circa 400 metri in più e provo a tenermi occupato per capire quale potrebbe essere il mio tempo finale, se cioè riuscissi per caso a stare sotto il muro delle 3 ore e 15. Nel frattempo sgranocchio l'ultima delle tre barrette energetiche e intravedo piazza San Carlo. Siamo arrivati: c'è anche un discreto numero di spettatori lungo via Roma che ci incita nello sforzo finale. Vedo l'arco, provo l'ultima accelerata ma il cronometro che si avvicina sempre più ormai è mio amico.: 3 ore 14 minuti e 46 secondi (saranno 3h14'35" come real time), ovvero record presonale frantumato (9 minuti in meno) e abbattuto il muro delle 3 ore e 15!! Dal punto di vista della classifica arrivo 156° su 1364 arrivati, recuperando quasi 40 posizioni negli ultimi 12 Km. Nella mia categoria sono 45° su 257.



Indosso la medaglia, spilucco qualcosa nel ristoro finale (non eccezionale a dire il vero) e ritrovo i miei due tifosi Davide e Irene. Foto di rito e mi incammino zombie-style (as usual) verso casa, pienamente soddisfatto del risultato ottenuto.

Nonostante le premesse, quindi, la trasferta piemontese è andata benone sul piano agonistico. Torno a casa con la medaglia al collo e una maggiore consapevolezza come maratoneta unita alla soddisfazione di aver gestito nel migliore dei modi la lunga fase di allenamento.