martedì 31 luglio 2018

#Gara15 - Ultramaratona del Gran Sasso



Una gara non prevista, non preparata come meritava e in una data dove gli anni scorsi ero in piena vacanza. Da tutto questo è scaturita una delle esperienze più belle nella mia breve carriera di runner. E parlo di esperienza perchè il viaggio tra le montagne abruzzesi, nei paesini tipici, lungo le salite interminabili verso Campo Imperatore, e gli interminabili rettilinei del Tibet d'Italia non sono semplicemente una "corsa".

Si parte da Roma poco dopo le 5 per arrivare a Santo Stefano di Sessanio, luogo di partenza e arrivo della Ultramaratona del Gran Sasso, in tempo per ritirare pettorale, pacco gara (ottimo, con pasta, vino e riso del luogo) e cambiarci con calma prima del via previsto saggiamente per le 8.30, un'ora prima rispetto allo scorso anno. Santo Stefano è un paesino di poco più di 100 abitanti, una vera e propria perla incastonata nel Parco del Gran Sasso, che meriterebbe senza dubbio un weekend di relax e buone mangiate.

Dopo le preparazioni di rito, ci portiamo verso la piazzina (proprio -ina) del paese da dove è prevista la partenza. I primi due giri del paese si fanno praticamente a passo di marcia, del resto siamo in più di 500 lungo le stradine strette e in salita del borgo. Poi si prende la strada grande e comincia la gara vera e propria.



Il tempo è caldo ma nuvolette varie e un bel venticello fresco e asciutto ci proteggerà dall'inizio alla fine del percorso. Il primo tratto è una piacevole discesa per raggiungere Calascio, il ritmo è prudente in previsione delle salite che ci aspettano, e il fiato si spezza in maniera perfetta. Da Calascio si scende ancora fino ai circa 1000 metri: qui siamo ai piedi della salita in direzione di Castel del Monte. Qui la strada sale in maniera decisa fino al paese e oltre: la vegetazione, già rada, scompare e siamo nel tipico paesaggio quasi lunare del posto. La salita "tira" ed è saggio alternare tratti di corsa lenta ad altri di camminata veloce. Poco dopo il 22° chilometro passiamo il Valico di Capo la Sella a 1600 metri d'altezza dopo poco più di 2 ore e 10.



 Da qui comincia un lungo tratto di quasi 20 chilometri fatto di continuo saliscendi, falsopiano molto "falso" ed interminabili rettilinei. Il passo che tengo è chiaramente conservativo, ma di testa sto benissimo e le gambe ci sono, quindi decido di provare ad allungare. Parto deciso al 32° chilometro e da qui in avanti sarà un continuo sorpasso di altri runner, anche se alcuni in discesa, dove sono una schiappa, mi ripasseranno.



Il passo medio si abbassa e dai 5'40"/Km scende fino ai 5'20"/Km degli ultimi 18 chilometri. Anche nel salitone che precede il ristoro del 40° chilometro e che rappresenta l'ultima asperità di giornata, riesco a tenere un ottimo ritmo.



Passo alla maratona intorno alle 3 ore e 58 e sono già in piena volata finale. Ormai si intravede laggiù il paesino di Santo Stefano, mentre la strada fa una traiettoria assurda che dà la sensazione di allontanarci dall'arrivo. Manca ormai sempre meno: i quadricipiti sollecitati dalla discesa bruciano, gli addominali pizzicano ma ora conta solo arrivare. Mentre il Garmin già segna 50 ancora dobbiamo entrare in paese, sento dietro a me che sta arrivando un altro runner, e questo mi dà il gas per fare un abbozzo di volata che basta per non essere superato sul fil di lana. Finalmente arrivo!! Il cronometro segna 4 ore 39 minuti e 59 secondi!! In classifica generale mi sono piazzato 55° su 448 e 14° di categoria su 68. Un ottimo risultatoin una gara nella quale tutto è filato liscio e le sensazioni fisiche sono state eccezionali in linea con quelle emozionali che solo paesaggi come quelli attraversati possono regalare.


mercoledì 25 luglio 2018

Ultramaratona del Gran Sasso - Preview


Eccoci all'appuntamento con l'ultima gara della stagione prima della pausa estiva. E non si tratta esattamente di una passerella, ma di una delle ultramaratone più dure dell'intero calendario IUTA. La Ultramaratona del Gran Sasso di 50 km. che partirà domenica dal borgo di Santo Stefano di Sessanio è per definizione un'ultramaratona (si corre interamente su strade asfaltate) ma con spirito e paesaggi da trail. Il percorso, infatti, è incastonato nello splendido scenario del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga: uno scenario unico che ha portato questa manifestazione a crescere in maniera esponenziale, dai 144 arrivati nel 2015, agli oltre 300 dello scorso anno. E per il 2018 è già record degli iscritti con più di 430 atleti al via. 

Il percorso è impegnativo come ben descritto dal comunicato stampa: si parte da Santo Stefano di Sessanio (1251 m), si entra nell'antico borgo fortificato, interamente costruito in pietra bianca calcarea, imbrunita dal tempo. Poi leggera discesa verso il centro abitato di Calascio (1210 m), si continua a scendere per altri 4 km fino a raggiungere 1100 m, poi la strada inizia a salire fino ad arrivare a Castel del Monte 1310 m. Qui si attraversa il centro abitato e inizia la vera salita: paesaggio lunare, splendido, fantastico ed unico, che porterà a Valico Capo la Serra (1600 m). Da qui una splendida e panoramica discesa, si intravede “l'Imperatore", il Gran Sasso d'Italia, il più alto massiccio degli Appennini, con la sua cima, il Corno Grande, che sfiora i 3000 m, per poi arrivare a Fonte Vetica, da dove come d'incanto si possono ammirare il Monte Prena 2561 m e il monte Camicia 2564 m. Si attraversa lo splendido altipiano di Campo Imperatore e, prima dell''incrocio del lago Racollo, si vede l'Imperatore nella sua grande maestosità e bellezza, si gira a sinistra passando davanti al Lago Racollo (1573 m), altra salita fino al valico (1628 m), poi 4 km in leggera discesa, un altro piccolo strappo e poi la lunga discesa di quasi 8 km che ci fa ammirare dall'alto il lago e una delle perle d'Abruzzo, Santo Stefano di Sessanio: si costeggia il lago e il paese basso e la fatica finisce al viale che porta al Comune. 


Percorso e altimetria (Clicca per ingrandire)

La partenza è prevista per le 8:30, chiaramente sarà prevista un'alzataccia per arrivare da Roma in tempo utile per ritiro pettorale e pacco gara. Una delle caratteristiche di questa gara sono sicuramente le medaglie per i finisher, dipinte a mano su entrambi i lati, su pietra della Majella. Sul lato dritto della medaglia è raffigurato il Guerriero di Capestrano sullo sfondo del Gran Sasso d'Italia e sul rovescio sono raffigurati il Camoscio Appenninico e la Pulsatilla (pianta comune sulle Alpi, ma rarissima nell’Appennino). La medaglia, è stato detto, rappresenta anche un simbolo che vuole ricordare e rendere omaggio ad un appassionato scalatore che, dopo essersi adoperato per raggiungere il luogo della tragedia di Rigopiano per soccorrerne le vittime, è rimasto a sua volta vittima nell'incidente dell'elicottero a Campo Felice, dopo aver effettuato un semplice intervento sui campi da sci. 




Il pacco gara, infine, è composto da una bottiglia di Colle Moro, un pacco di risotto Casale Paradiso, un pacco di pasta Rustichella d’Abruzzo è una t-shirt con il logo della manifestazione.

Pacco gara 2018 (Facebook)


lunedì 23 luglio 2018

#Gara 14 - Corsa de'Noantri


Oltre 600 i runners che si sono presentati al via della 14° edizione della Corsa de'Noantri, la gara competitiva che si corre lungo le strade del Rione Trastevere in occasione della storica festa della Madonna del Carmine. La peculiarità di questa gara è senza dubbio il percorso, molto complicato. sono infatti 6 chilometri e mezzo (7, secondo l'indicazione ufficiale) caratterizzati da una prima lunga salita che porta fino al Gianicolo, una seguente discesa molto ripida e l'ultimo tratto sul LungoTevere. Il tutto reso ancora più tosto dal manto stradale, quasi interamente composto da sanpietrini.

Si parte puntuali alle 9 in una mattina dove il caldo e l'afa sembrano dare tregua. Il primo tratto è il più complicato da gestire perchè si corre lungo vie strette con diversi ostacoli (il famoso scalino vicino al Cinema) e buche da evitare. Riesco a prendere un ritmo intorno ai 3'55"/Km che mi porta fino all'attacco della salita del Gianicolo dietro il Ministero della Pubblica Istruzione. La salita, lunga e impegnativa, mi serve da ultimo allenamento per l'ultra di domenica prossima. L'affronto con buona scioltezza superando anche diversi runner.

Più complicata da gestire la discesa, ripida e impervia a causa del fondo non uniforme e l'ultimo tratto davanti a Regina Coeli dove il fiato presenta il conto. Faccio non poca fatica qui, ma proprio all'ultimo riesco anche a sprintare e a chiudere decisamente in spinta. Alla fine è 41° posto assoluto (su 650 partecipanti) e 11° di categoria (su 65). Soddisfatto per la prova, ma soprattutto per l'allenamento in vista della trasferta di domenica prossima in Abruzzo: oltre ai 6,5 Km. ne ho percorsi altri 7 all'andata e 7 al ritorno a completamento della sgambata.


mercoledì 18 luglio 2018

Corsa de'Noantri - Preview


In questa estate 2018 dove le nostre ferie sono posticipate oltre misura, la stagione agonistica si adegua e si prolunga fino a luglio includendo date e gare riservate negli anni precedenti a tuffi a mare e a camminate in montagna. Ma non tutti i mali vengono per nuocere e finalmente posso partecipare ad una delle manifestazioni storiche del podismo estivo romano.

La Corsa de'Noantri si corre nello storico quartiere di Trastevere, di contorno alla famosa festa omonima. Il percorso si snoda lungo le vie del quartiere, arrampicandosi per il Gianicolo e riscendendo veloce verso il Lungotevere per un totale di circa 7 chilometri.

Percorso - Clicca per ingrandire
L'altimetria rende questa una gara tutt'altro che semplice, che verrebbe da correre tutta d'un fiato visti i pochi chilometri, mentre bisogna sapersi dosare nella prima parte di salita perchè altrimenti si rischia di pagare tanto nella seconda parte. Per quanto mi riguarda, la gara coincide con un medio da 10 chilometri previsto a sette giorni dall'Ultra del Gran Sasso, quindi tra andata e ritorno da casa fatti a ritmo riscaldamento e gara fatta a ritmo da medio o poco più, come si dice da queste parti "ce casca a faciolo".

martedì 17 luglio 2018

Certificato



Come ogni anno ieri mi sono recato al solito centro di medicina sportiva per svolgere la visita per il rilascio del certificato per l'attività agonistica. Spirometria, elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo con esercizio al cicloergometro. Una bella sudata, ma alla fine tutto ok: sono risultato idoneo e certificato per un altro anno! Avanti tutta!