mercoledì 26 aprile 2017

Rimini Marathon - Preview



La Rimini Marathon giunge quest'anno alla 4° edizione ottenendo nei tre anni precedenti un sempre maggiore successo di partecipanti e di pubblico, sia alla maratona che agli eventi correlati. Le gare competitive che si disputeranno infatti domenica saranno due: oltre alla Regina, alla quale prenderò parte io, è prevista la Ten Miles, una gara sulla distanza dei 16 chilometri. Ci saranno poi gare aperte a tutti: la Family Run di 9 km. e la Kids Run di 2 chilometri riservata ai bambini.

Come già detto analizzando il percorso, quest'anno il senso di gara è stato invertito rispetto agli anni scorsi, passando prima per l'entroterra (da Savignano fino a Bellaria) tenendo poi il lungone sul lungomare nella parte finale. La partenza sarà data alle 9.30 dall'Arco di Augusto che rappresenterà anche l'emozionante arrivo della gara. 

Sono assicurati ristori con bevande e integratori ogni 5 chilometri, così come gli spugnaggi che se il meteo dovesse prevedere sole (come pare) saranno decisamente utili. Il pacco gara si può ritirare nella giornata di sabato nel Village che sorgerà nella zona della partenza/arrivo, dove si potrà fare un buon carboload a base di piadina e tagliatelle. Il Villaggio che lo scorso anno ha ricevuto oltre 40.000 visitatori quest'anno propone il sabato sera animazione e concerti per chi magari non deve correre il giorno dopo.


Particolarmente originale la medaglia che riceveranno tutti i finisher delle due gare competitive: a forma di cronometro con le due lancette ad indicare i numeri fatidici: 42 (chilometri) e 195 (metri).

La Rimini Marathon è da sempre un'occasione per importanti iniziative di solidarietà, rappresentando il Raduno Nazionale degli Spingitori di Carrozzelle e sostenendo "Rompi il silenzio" una associazione locale contro la violenza sulle donne. Quest'edizione segna anche il debutto del gemellaggio della maratona con il Rimini Calcio che, dopo anni travagliati, festeggia quest'anno la promozione in Serie D. I giocatori biancorossi per una mattina toglieranno gli scarpini per indossare le scarpe da corsa, spingendo per i primi cento metri le carrozzelle partecipanti alla maratona. Allo start si presenteranno, tra gli altri, i veterani Francesco Scotti e Adrian Ricchiuti,

Per quanto mi riguarda l'obiettivo principale della gara è quella di arrivare fino in fondo, completando due maratone in un mese. Da un punto di vista cronometrico trovo complicato migliorare il personale, ma proverò comunque ad ottenere una buona prestazione, provando a tenere un passo intorno ai 5 al chilometro che vuol direi passare alla mezza intorno all'1h45' e ai 30 chilometri alle 2h30'. Qui sotto le possibili andature che potrei tenere (dal sito www.mariomoretti.it)


Partirò dalla seconda griglia, caratterizzata dal colore arancione, con il numero di pettorale 987. Entro i prossimi giorni l'organizzazione provvederà all'invio delle lettere di conferma con le quali sabato o domenica mattina si potrà ritirare il pacco gara e il pettorale direttamente al Villaggio della Maratona.
Come al solito seguirò il fine settimana con un live tweeting a partire dalle 13.00 di sabato che si potrà seguire con gli hashtag #sogorun e #riminimarathon.

domenica 23 aprile 2017

#Unstoppable - Analisi percorso

Manca una settimana ed è il momento di cominciare ad analizzare la gara romagnola da un punto di vista tecnico. La maratona è presentata dagli organizzatori come ideale per esordi e personal best, essendo completamente pianeggiante con un dislivello massimo di 45 metri (al 27° chilometro) spalmati su 10 chilometri.



Si parte da via XX Settembre, la strada davanti all'Arco di Augusto, per imboccare poi la Circonvallazione Meridionale fino a Piazza Malatesta, attraversare la bella Piazza Cavour, sede del tradizionale mercato cittadino bisettimanale,  e imboccare il Corso d'Augusto in direzione del famoso Ponte di Tiberio. Qui costeggeremo lo storico Borgo di San Giuliano - dove ho tanti ricordi delle mie estati al mare - per proseguire in direzione nord. Siamo nella zona industriale, andando verso l'entroterra romagnolo, nella parte dove presumibilmente ci sarà meno pubblico.

Poco dopo il 12° chilometro arriviamo a San Vito, che attraversiamo velocemente per raggiungere, al 15° Santarcangelo di Romagna. Peccato non avere tempo di assaggiare le famose tagliatelle di Zaghini che già siamo in aperta campagna. A Covignano c'è lo split della mezza maratona e da qui si punta verso la costa che raggiungiamo all'altezza di Igea Marina.

Saremo qui al chilometro 30 e da qui in avanti tutto lungomare per tornare fino a Rimini. Quando arriviamo a Marina Centro, ovvero nei pressi del porto, abbiamo raggiunto il fatidico 40° chilometro, risaliamo il porto fino al Ponte di Tiberio. Lo riattraversiamo in senso contrario a prima e da qui sarà l'apoteosi, percorrendo tutto il Corso in direzione dell'Arco d'Augusto che ci aspetterà lontano all'orizzonte quale impareggiabile traguardo.

La corsa dal punto di vista altimetrico non sembra presentare particolari difficoltà. La prima parte - eccetto i passaggi nei paesi - sembra piuttosto noiosa, mentre più interessanti i 10 chilomteri di Lungomare dove le condizioni meteo (vento in primis) potrebbero fare la differenza.

Un altro elemento da considerare è l'orario di partenza: le 9.30 significa correre la parte finale della maratona intorno alle 12-12.30. Se ci fosse una giornata calda, potrebbe essere un problema non secondario.

giovedì 20 aprile 2017

#Unstoppable - Meno 10



Mancano ormai solo 10 giorni alla partenza della quarta edizione della Rimini Marathon. Il sito per verificare l'iscrizione mi ha dato il bollino verde, dunque domenica 30 sarò anche io al via di quella che sarà la terza maratona della mia carriera da runners. Più che aver scelto io è stata questa gara ad aver scelto me: si corre alla giusta distanza temporale - 4 settimane - da quella di Roma, è la maratona della mia infanzia, nel senso che si corre nei luoghi che mi sono familiari: qui sono nati mio papà e i miei nonni, qui ho i parenti e sin da piccolo ho sempre trascorso in Romagna le vacanze estive.

Insomma sembra messa lì apposta per invitarmi a questa "prima assoluta" di correre due maratone nell'arco di un mese. L'idea mi è balenata quando ho cominciato la stesura della tabella di preparazione per Roma. Un piano di allenamento lungo e articolato (3 mesi con 3/4 uscite settimanali) che era un peccato sfruttare per un solo evento. Così ho cercato un po' in rete e ho trovato che l'idea di ottimizzare la preparazione per due maratone da correre a distanza di circa un mese l'una dall'altra non era (chiaramente) venuta solo a me.

Così ho impostato una mini tabella di allenamento per questo mese di aprile a metà strada tra il recupero rigenerante dopo le fatiche di Roma e il mantenimento in vista di Rimini. In cosa si tradurrà tutta questa teoria lo saprò solo la sera del 30. Per il momento continuo la mia marcia di avvicinamento con tanto impegno e volontà. Rimini, aspettami che sto arrivando!

mercoledì 5 aprile 2017

Unstoppable


Sono passati tre giorni dalla Maratona di Roma, ho lasciato sfiammare i muscoli delle gambe dai numerosi dolori post corsa che mi hanno fatto camminare come uno zombie da domenica pomeriggio a ieri, ho strizzato il tubetto di Cetilar per i vari doloretti sul collo e sulla piante di entrambi i piedi, e questo pomeriggio mi sono rimesso le scarpe da corsa per una prima leggera uscita.

Si perchè quello che era solo un'ipotesi dai contorni non meglio definiti, ha preso corpo in questi giorni successivi alla gara di domenica e da oggi comincio a lavorare per realizzarla. Si tratta della famosa doppietta: correre, cioè, una seconda maratona a circa un mese dalla prima, soprattutto per ottimizzare il più possibile il lungo allenamento.

Ecco quindi che si delineano in maniera chiara i contorni del prossimo obiettivo: la Rimini Marathon, in programma il prossimo 30 aprile. Anche qui, per me, è come se fosse una gara di casa, conosco la zona come le mie tasche e non vedo l'ora di correre attraverso paesaggi, colori, profumi e suoni che mi rimandano alla mia infanzia e adolescenza.

Per arrivarci nel migliore modo possibile mi affido ancora una volta alle tabelle di Orlando Pizzolato, che ho cominciato ad utilizzare con successo proprio a Roma. Anche questa volta tutti i miei allenamenti saranno aggiornati in tempo reale su questa pagina. Per essere ancora una volta, sempre di più, #unstoppable.

lunedì 3 aprile 2017

Gara #11 - Maratona di Roma


E' da poco passata l'una del pomeriggio e sotto l'ennesimo violento acquazzone di questa inaspettata mattinata grigia e piovosa, mi sto incamminando verso casa. Il passo è lento, quasi claudicante. I muscoli bruciano, le giunture dei piedi scricchiolano e preannunciano già un conto che pagherò di certo nei prossimi giorni. Ma zuppo come un pulcino, mi godo la lentezza di questo cammino e sorrido felice. Felice perchè, ancora una volta, ho portato a termine un lungo lavoro, ho centrato un obiettivo che mi ero proposto mesi fa a prezzo di sacrifici, levatacce all'alba, dolori vari. Ancora una volta ho finito la Regina delle gare, una Maratona. E questa volta era la più importante, quella della mia città.

Sveglia alle 6, tutto il necessario lo ho già preparato la sera prima, non resta altro che vestirmi e uscire. Il meteo preannuncia una giornata piovosa, per questo oltre all'asciugamano e al cambio di maglietta porto anche cambio calzini, e k-way della Roma-Ostia. La metropolitana, poco prima delle 7, è già affollata da maratoneti che si dirigono verso la partenza. La strada dalla metro Circo Massimo verso il Colosseo è un'unica teoria di zaini azzurri, e colori sgargianti di tute e scarpe. La vera grande differenza rispetto alle altre gare alle quali sono abituato a partecipare, oltre alla quantità dei runners, sta anche nell'internazionalità dell'evento: il numero di partecipanti stranieri è quasi alla pari di quello degli italiani.

La temperatura è ottimale - intorno ai 13 gradi - e contrariamente alle previsioni il meteo è ancora asciutto. Per questo decido di conservarmi il k-way per un'altra occasione e lascio tutto il bagaglio al deposito borse, conservandomi solo cellulare (e protezione anti-acqua) e cuffiette. Sono da poco passate le 8 quando sono già pronto in griglia, mentre il cielo da ovest comincia a diventare sempre più scuro. Si canta l'inno, partono le handbike, poi i top runner. In men che non si dica anche noi della seconda onda passiamo sotto l'arco della partenza. La strada in direzione Circo Massimo è larga al punto giusto da evitare i classici imbottigliamenti e rischi di caduta tipici delle partenze così numerose. Mentre affianchiamo il Circo Massimo si sentono tuoni sempre più minacciosi e lampi che vengono proprio da dove stiamo andando noi. Intanto il mio ritmo di gara si posiziona intorno a un passo di 4'47", forse un po' troppo veloce rispetto al preventivato.

Appena imboccata la via Ostiense scendono le prime goccioline di pioggia che ben presto si tramutano in una bella pioggia costante che, all'altezza della Basilica di San Paolo diventa un vero e proprio nubifragio. Neanche un quarto di gara e sono già completamente zuppo dalla testa ai piedi e con le scarpe piene d'acqua: non proprio una condizione ottimale in vista di quello che mi aspetta. Dobbiamo arrivare a Testaccio e al rilevamento dei 10 chilometri perchè la pioggia ci dia una tregua: qui il passo è anche lievemente migliorato (4'46"/Km) e il vantaggio rispetto alla tabella di gara preventivata per l'obiettivo delle 3 ore e 30 è già di 2 minuti. Ad ogni rifornimento bevo acqua e sali, preoccupato del muro del trentesimo.



Il Lungotevere scorre via in un battito, dalla Sinagoga a Ponte Sisto fino al Palazzaccio: è il momento di girare per il quartiere Prati e proprio sul ponte che porta a Via Cola di Rienzo ecco lo scorscio peggiore che becchiamo in tutta la gara: pioggia violenta, con qualche chicco di grandine, vento forte: entro in Piazza Cavour bagnato come un pulcino e stavolta sento i piedi immersi nell'acqua. Proprio la nuvola di Fantozzi, su questa Maratona considerando che a Roma abbiamo avuto sole per un mese e anche le previsioni per i prossimi giorni danno bel tempo.



Ma non importa, vado avanti. Lo scroscio è forte ma dura poco, e già quando percorriamo via della Conciliazione con il Cuppolone di San Pietro sullo sfondo la pioggia è finita. Siamo a metà gara, l'intertempo di Viale Mazzini mi dà sulla mezza un tempo inaspettato, appena sotto l'1h40' con un passo di 4'44". E' il momento del primo integratore e di altri sali, mentre mi prefiguro davanti il resto della gara come un'incognita con un passo come questo: sono in vantaggio di 5 minuti sulla tabella.

La gara entra qui nella sua parte più dura: per il percorso e perchè c'è poca gente intorno. Il lungo tratto che dallo Stadio porta alla salita della Moschea sembra infinito, anche se la tanto temuta salita si dimostra meno temibile del previsto. Si torna di volata giù verso il Villaggio Olimpico dove si trova il rilevamento del 30k dove faccio segnare il mio personal best sulla distanza e il vantaggio sulla tabella aumenta a più di 6 minuti.

Da qui c'è il tratto più duro, non dal punto di vista altimetrico, ma per le forze che cominciano a scemare lentamente: il passo rallenta in maniera vistosa tanto che perderò all'incirca un secondo al chilometro ad ogni rilevamento. Però è anche il momento più bello: il percorso ritorna verso il centro storico, la gente ai lati della strada aumenta sempre di più, incita tutti, ti chiama per nome (è scritto sul pettorale). Il passaggio per Piazza Navona è di una suggestione unica, ma la folla impressionante che assiste al passaggio dei maratoneti quando da via del Plebiscito si gira per via del Corso mi ha fatto venire i brividi.



Ormai ho dato tutto, il passo rallenta sempre più vistosamente, via del Corso prima e via del Babuino dopo sembrano non finire mai. Siamo al 40 chilometro, si passa a Piazza di Spagna ma ormai non ne ho più per guardarmi intorno: penso solo a non fermarmi e ad arrivare. Il traforo in salita sembra una montagna, ma la luce alla fine del tunnel si fa sempre più vicina: è fatta. Via Nazionale dolcemente porta alla discesa di via IV novembre. Giro su Piazza Venezia e finalmente intravedo l'arco dell'arrivo. Stremato taglio il traguardo, guardando incredulo il tempo: 3 ore 23 minuti e 12 secondi. Ho migliorato il tempo di Firenze di circa 20 minuti!!

Risultati Ufficiali TDS - Clicca per ingrandire
Subito dopo l'arrivo mi rendo conto di avere dato davvero tutto: i quadricipiti mi fanno male e ho un dolore lancinante sotto le dita del piede sinistro nella parte superiore del piede. Anche i tempi che ho tenuto parlano di una gestione della gara non perfetta, ma corsa davvero di cuore (a Firenze ho fatto un negative split frutto soprattutto della gestione più che prudente della prima parte di gara).

Torno comunque da questa esperienza quasi epica rinforzato nelle mie convinzioni di runner. I miglioramenti che sto avendo quest'anno mi hanno fatto capire l'importanza di un allenamento serio e costante che, alla lunga, porta sempre i suoi risultati. Ora solo riposo e scarico, provando a immaginare l'inimmaginabile: la doppietta. Perchè i veri runner sono #Unstoppable.





sabato 1 aprile 2017

LIVE #MaratonadiRoma

#IRunRome - Countdown

Comincia oggi l'ultima settimana prima della Gara. Potete aver fatto il lunghissimo 4, 3 o solo 2 settimane fa, aver corso ripetute a più non posso o esservi dedicati soprattutto alla corsa lenta. Qualunque sia la tabella di preparazione che avete seguito, o chiunque sia il vostro allenatore, per tutti i partecipanti alla Maratona di domenica prossima questa sarà una settimana di super scarico, dedicata a preservare le energie per la gara. In questo post - che sarà aggiornato tutti i giorni - parlerò di come io mi avvicino alla gara sotto tutti i punti di vista: fisico, psichico, alimentare. Cercando di tenere un diario che mi possa essere di aiuto anche in futuro.

Lunedì 27 (meno 6 giorni)
Ieri, in mattinata ho corso un medio di 10 chilometri al passo previsto dalla mia tabella (4'44"), stando molto attento a come il fisico rispondesse. In effetti nell'ultimo periodo ho avuto diversi problemi ai piedi. Gli ultimi: fastidio sulla parte superiore del piede sinistro, sotto l'attaccatura delle dita (sul metatarso) e fastidio sotto la pianta del piede destro sull'esterno poco sopra il tallone. Ad ogni uscita provvedo ad un abbondante uso di Cetilar sulle parti. Ieri di ritorno dall'uscita ho avvertito sempre il leggero fastidio al piede sinistro mentre al piede destro, sotto nulla da segnalare, mentre ho avvertito un nuovo fastidio nella parte superiore poco sotto il mignolo. Stamattina questo fastidio era decisamente pronunciato, tanto che non mi permetteva di camminare in maniera normale. Anche in serata persiste, quindi ancora Cetilar sulla parte. Domani penso proprio di non uscire a correre ed, eventualmente, spostare il lento in programma a mercoledì. Ho comunque già preventivato di poter stare a riposo tutta la settimana, per evitare di portarmi dietro infiammazioni varie.

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Martedì 28 (meno 5 giorni) 
Stamattina controllo solito dei piedi e dolori quasi nulli. Per questo nel primo pomeriggio decido comunque di uscire per la corsa lenta di 10 chilometri+ 5 Allunghi 100 metri. Uscita buona, tengo la media prevista dalla tabella (4'58"/Km) poi in serata avverto ancora un fastidio nella parte superiore del piede destro poco sotto il mignolo. Provvedo ancora ad applicare Cetilar nell'attesa di vedere la situazione domattina. Intanto al Palazzo dei Congressi stanno allestendo il Marathon Village che dopodomani aprirà i battenti. Per finire una notizia attesa che ha ricevuto l'ufficialità: tutti i partecipanti alla Maratona e alla Fun Run potranno viaggiare gratis domenica su tutte le linee della metropolitana.

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Mercoledì 29 (meno 4 giorni) 
Al risveglio appoggio i piedi per terra con qualche apprensione dopo l'uscita di ieri. Meglio del previsto: qualche leggero fastidio al piede sinistro, decisamente bene il piede destro: comunque ancora applicazione di Cetilar. Al Palazzo dei Congressi fervono i preparativi per l'apertura del Village: domani pomeriggio lo visito per bene, considerando che dovrebbe essere ancora abbastanza vuoto e procedo al ritiro del pettorale e del pacco gara. Intanto ho cominciato a pensare a quello che potrebbe essere il mio ritmo gara, individuando due obiettivi: se riuscissi a stare sotto le 3 ore 35 minuti sarebbe soddisfacente, se arrivassi a stare sotto le 3 ore e 30 sarebbe un trionfo. Il tutto sarà comunque oggetto di uno dei prossimi post di avvicinamento alla gara.

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Giovedì 30 (meno 3 giorni)
Ieri sera sono andato a letto prevedendo che - dopo aver visto come reagivano i vari fastidi ai piedi - avrei valutato se fare l'ultima uscita pre-maratona. Invece questa mattina intorno alle 5 mia figlia ha pensato di terminare la sessione di sonno nel letto di mamma e papà, pertanto ormai sveglio, lo prendo come segno del destino e decido di uscire per la corsetta che termina il tapering pre maratona prima del lavoro. Il programma prevede una blanda corsa lenta di 6 km. Decido di partire con 2 chilometri di riscaldamento e poi procedere all'allenamento. Senza cuffie appositamente, mi dedico però soprattutto ad ascoltare il mio corpo. C'è il fastidio alla parte superiore del piede sinistro, mentre dalle altre parti per fortuna tutto tace. Il ritmo che tengo è abbondantemente più lento di quello previsto, ma poco importa. Alla fine porto a casa 10 chilometri e tanta fiducia verso domenica. Sì, perchè i fastidi ai piedi sono molto attenuati, e durante la giornata praticamente scompaiono. Oggi, poi, è il giorno dell'apertura del Marathon Village. Nel pomeriggio vado con la lettera di conferma per il ritiro del pettorale e del pacco gara (molto bello lo zainetto per il deposito borse, sulla maglietta si poteva fare meglio..). Poi un bel giro fra gli stand dell'Expo: bella chiaccherata con il responsabile della Garmin su Fenix vs. Forerunner 935 (nuovissimo ancora deve uscire), interessante l'operazione riciclo della Compressport, che mi permetterà di riciclare le mie vecchie calze a compressione in cambio di un sostanzioso sconto su un paio nuovo, sosta obbligata alla Enervit per fare scorta di R2, in previsione del dopogara.

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Venerdì 31 (meno 2 giorni)
Per il secondo giorno consecutivo giro al Marathon Village, oggi decisamente più affollato di ieri, in attesa del pienone di domani. Ho approfittato dell'offerta "recycle" per acquistare un paio di Compressport T3 nuove di zecche. Poi mi siedo e seguo un po' d'incontri nello spazio apposito: presentazione delle maratone australiane, incontro con politici/dirigenti sportivi ma soprattutto mi sono goduto una bellissima visualizzazione del percorso, tra strada e storia. Dal punto di vista fisico nulla da segnalare, il riposo sta facendo bene a tutti gli acciacchi che mi porto dietro da un po' di tempo. Intanto preoccupa un po' il meteo per domenica, che prevede pioggia insistente, fino a temporali, per tutta la durata della gara. Speriamo in una rettifica dell'ultimo minuto...

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Sabato 1 (meno 1 giorno)
Finalmente ci siamo: domani sarà il grande giorno, quello per cui migliaia di runners si stanno allenando dall'inizio dell'anno e anche prima. Oggi è il giorno della preparazione: bisogna decidere come vestirsi, che integratori portarsi, come riempire lo zaino. E' praticamente certo che domani pioverà per tutta la mattina, questo significa che dovrò dotarmi di k-way e protezioni antipioggia per telefonino. La tensione sta salendo, resta ormai solo una notte e poi sarà solo corsa. Ci si vede domani - bagnati come pulcini - ai Fori Imperiali.