mercoledì 30 novembre 2016

Gara #5 - Firenze Marathon


Dopo quattro mesi di preparazione, di alzatacce quando era ancora buio nei giorni di festa, di scrosci d'acqua presi in testa, di tanta voglia di arrivare a centrare un obiettivo per me che sono da sempre stato maestro di inconcludenza. Dopo tutto questo alla fine ce l'ho fatta e finalmente posso dire di essere un MARATONETA! Infatti poco dopo le 12.20 di domenica scorsa ho tagliato il traguardo della Maratona di Firenze dopo aver percorso per la prima volta in vita mia i 42.195 metri della corsa più affascinante ed evocativa che ci sia.

La gara è stato il coronamento di uno splendido week-end passato nella cornice unica al mondo del centro di Firenze. Sabato mattina appena arrivati, mi sono subito diretto verso l'Expo per il ritiro del pettorale e del pacco gara, nel centro sportivo di via Malta, zona stadio Franchi. Intorno alle 11.30 c'era già parecchia gente, ma sono riuscito a cavarmela nel giro di una mezz'oretta, grazie alla buona organizzazione TDS che prevedeva il ritiro con firma elettronica. 


Nel pomeriggio poi appuntamento nella Basilica di Santa Maria Novella per la Messa del Maratoneta, un tradizionale appuntamento della vigilia che si è riconfermato anche quest'anno. Che la città fosse dei maratoneti lo si vedeva anche dai menù offerti dai ristoranti: pasta al pomodoro e carne bianca.

Il nostro albergo, un onesto due stelle senza infamia nè lode, aveva il pregio di trovarsi a due passi da tutto. Così la mattina della gara ho potuto attendere fino all'ultimo prima di scendere in strada ed incamminarmi verso la griglia. Mancava meno di un'ora al via ma già la lunga strada che da piazza della Signoria porta verso Piazza del Duomo alla partenza, era già piena di runner che cercavano di coprirsi dal frizzante venticello che impediva alla temperatura di salire oltre gli 8 gradi.

 

Non avendo alcun rilievo cronometrico da far valere sulla distanza a me spettava l'ultima griglia, quella fucsia, in fondo al serpentone. In effetti quando passo io sotto l'arco della partenza il cronometro segnava già 9 minuti, ma niente di male. I primi chilometri li passo stando attento a non cadere e a fare la gimkana tra gli altri runner. Poi dopo poco la corsa si stabilizza e posso procedere col mio ritmo, intorno ai 5'15" al chilometro. 

Ci dirigiamo verso le cascine e intorno al 5° chilometro, incrociamo i top runner che stavano già intorno al 13°! Pensare che questi atleti per due ore riescono a tenere una velocità di 20 km/h è impressionante. Io continuo tranquillamente del mio passo, che tengo senza difficoltà: il fiato è spezzato e il fisico regge bene. Passo ai 10 chilometri con un tempo di 53'16" in vantaggio di 1'45" sulla tabella di marcia, prendo il primo bicchiere d'acqua e procedo del mio passo. Il meteo è dalla nostra parte: il sole si sta facendo largo tra la foschia ma la temperatura è ideale per correre. Dalle Cascine passiamo davanto ai giardini di Boboli e poi via verso la zona est della città, dalla parte dello stadio. 

Intorno al 20° chilometro è il momento del primo integratore che mangio tranquillamente nel giro di un chilometro e mezzo per poi bere un bicchiere di sali al ristoro. Alla mezza maratona il tempo è di 1h52'04" e il vantaggio sulla tabella di marcia comincia ad essere consistente (circa 4 minuti). 

Tra un concerto e l'altro delle varie band, complessi e ensemble che allietano con la loro musica il percorso si arriva al 25° chilometro, ancora ristoro con acqua e sali per me. Le gambe reggono bene, anche se si avvicina il momento più impegnativo. Al 30° il vantaggio sulla tabella di marcia è di oltre 6 minuti, un ottimo segnale anche se la gara - come dicono tutti - comincia ora. Vado con il secondo integratore e resto con il passo sempre intorno ai 5'15", aspettando di vedere come reagisce il fisico a questi ultimi chilometri. E incredibilmente li affronto in maniera egregia: nessun muro, nessun dolore (a parte un fastidio al ginocchio sinistro, ma nulla di rilevante), anzi sento che ne avrei per spingere ancora. 

Sul cavalcavia dell'Affrico, intorno al 34° chilometro, vado senza problemi. Ormai mi rendo conto che il muro delle 4 ore resterà lontano e vedo sempre più vicino il traguardo. Chiamo Ila per provare ad incontrarci, mentre provo a capire quale sarà il riscontro cronometrico. Sono ormai al 40°chilometro, la parte del percorso più bella in pieno centro storico, tra Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, verso Piazza del Duomo. Qui mi accorgo di avere le forze per spingere e così faccio. Incontro le mie donne, proprio al 41°, e mi danno la forza per l'ultimo sprint che mi porta sullo splendido traguardo del Duomo superando gli altri runner. Arrivo, guardo il cronometro: 3 ore e 43 minuti! Ma soprattutto sono un finisher!! Proseguo e mi danno la mia prima medaglia da maratoneta, a ricordo indelebile di questa splendida avventura. 


Finalmente riabbraccio Ila e le bambine e scarico tutta l'adrenalina della gara e tutti gli sforzi di questi ultimi quattro mesi scompaiono in un batter d'ali: resta solo tutta la soddisfazione di aver raggiunto l'obiettivo che tanto ho inseguito. Finalmente relax. Dopo un sobrio pranzo e una bella passeggiata tra le bellezze di Firenze by night, arriva il momento di una bella fiorentina di 600 grammi: la più buona bistecca della mia vita!

Risultati ufficiali TDS - Clicca per ingrandire

Dal punto di vista tecnico sono estremamente soddisfatto della mia gara. Innanzitutto di come ho gestito le forze: la media di 5'15" al chilometro che sono riuscito a tenere per tutta la gara e che mi ha portato ad un costante miglioramento della mia posizione in termini assoluti. Poi il modo in cui sono giunto all'arrivo: mi sentivo ancora in forze, tant'è vero che nell'ultimo chilometro sono riuscito ad accelerare e a chiudere in progressione, segno che ho ancora margine e che il percorso di allenamento è stato buono.


Torno da questo straordinario weekend fiorentino pieno di orgoglio per quello che sono riuscito a fare e pieno di fiducia per il mio futuro da runner, Ora l'obiettivo va alla prossima primavera, più precisamente il 2 aprile. Perchè. si sa, "tutte le strade portano a Roma".

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