lunedì 21 ottobre 2019
Gara #2 - 21° Roma Urbs Mundi
La Roma Urbs Mundi, giunta quest'anno alla ventunesima edizione, si conferma come una delle gare più amate dai runners della Capitale e non solo. Tra l'altro la versione di 15 chilometri ha dato nuova linfa a questa manifestazione che - tra competitiva e non - anche quest'anno ha superato i 4000 iscritti. La mattinata è leggermente nuvolosa ma tiepida, l'ideale per correre. Il villaggio allestito allo Stadio di Caracalla andrebbe forse rivisto ( i gazebo delle società ammucchiati in un punto difficile da raggiungere vista la calca) ma qualche piccolo disagio lascia ben presto spazio alla voglia di correre.
Alle 8.30 in punto viene dato il via. Subito si affronta la salita verso la Colombo che quest'anno viene sapientemente messa ad inizio gara e non alla fine come nelle passate edizioni, dopodichè si riesce ad impostare il ritmo di gara ben al di sotto dei 4 al chilometro. Il percorso è molto ondulato e ricco di saliscendi, le strade sono tutte larghe e il fatto di correre nelle posizioni di testa rende il tutto ancora più "spazioso" per me, anche troppo visto che fatico ad avere un riferimento. Passo al rilevamento dei 5 chilometri al Circo Massimo in 19'02" (real time), forse un po' veloce considerando che mancano ancora due terzi di gara. In effetti andrò a rallentare, complice anche la salita del Teatro Marcello, anche se il lungo rettilineo di via del Corso mi aiuta a trovare un po' di ritmo. Subito dopo il ristoro di Piazza del Popolo passo al decimo chilometro con uno split di 19'36" nei 5 km. (38'39" sui 10k), buon viatico per rimanere sotto l'ora di gara.
Sono ormai nell'ultima parte, con strade che conosco a menadito, di nuovo Piazza Venezia, i Fori Imperiali e intorno al Colosseo per l'ultima volata. L'arrivo dentro allo Stadio è sempre emozionante. Chiudo in 58'16" al passo di 3'53"/Km con gli ultimi 5k corsi in linea con i precedenti (19'37").
In classifica sono 63° assoluto su 2758 partecipanti, 17° di categoria su 336. Me ne torno a casa a piedi soddisfatto della prestazione ma soprattutto di avere corso lungo le strade della città che, in queste occasioni, torna davvero ad essere la più bella del mondo.
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