mercoledì 14 dicembre 2016
Gara #6 - CorriOlimpiaEur
Doveva essere il mio ritorno alle amate 10k dopo l'avventura di Firenze. Doveva essere una rivincita dopo quanto successo l'anno scorso con l'infortunio al piede e quella dell'Eur come unica corsa programmata che sono stato costretto a saltare. Doveva essere una buona prova senza pretese dato il percorso decisamente impegnativo. Si è trasformata nella gara dei record, per quanto mi riguarda. Nuovo personal best non solo sui 10 ma anche sui 5 e un risultato totale di tutto riguardo (121° su oltre 800 partecipanti.
Un cielo grigio accompagna la quinta edizione di questa gara che, ancor prima di essere disputata, si aggiudica il premio come miglior maglietta tecnica dell'anno (anche se c'è ancora la We Run Rome di San Silvestro che in quanto a gadget è sempre al top). Con la superfiga maglietta nera data dagli organizzatori, mi presento all'arco della partenza cercando di stare davanti vista l'assenza del real time. Non che puntassi al tempo, solo che mi piace avere un riscontro cronometrico che non sia solo quello del mio Garmin.
Si parte ed è subito discesa, bella lunga, verso via delle Tre Fontane. Qui mi lascio trascinare dalla pendenza e tengo un ritmo decisamente elevato che mi accompagnerà per tutto il circuito da ripetere due volte, passando per la partenza. Si va poi lungo viale Egeo, vedo che nonostante tutto riesco a tenere il ritmo elevato. Anci, all'altezza della salita dell'Eur Magliana mi accorgo che sto per battere il mio personale sui 5000 e provo anche ad allungare, pur sapendo che un'imprudenza così potrei pagarla cara dopo. Ma vado: e il cronometro mi regala l'abbattimento del muro dei 21 minuti. I primi 5 chilometri li ho corsi a 20'54" all'incredibile (per me) passo di 4'11"/Km.
Sta per arrivare la vera prova tosta della giornata: la temibile salita del Fungo. La approccio provando a dosare lo sforzo, ma mi accorgo che supero diversi atleti che stanno arrancando verso la "vetta". Da lì in poi è una gran volata in direzione Laghetto, per passare nella Passeggiata del Giappone, ricordo di numerosi allenamenti in anni lontani, e poi ancora salita, meno ripida ma più lunga e difficile visto che arriva ad un chilometro dal traguardo. Ma ormai è fatta, si gira per Viale dell'Astronomia e si vede in lontananza il traguardo. Man mano che si fa più vicino riesco a intravedere il cronometro che mi regala un tempo davvero inaspettato: 42'24" ad una media di 4'14" al chilometro!!
Insomma doveva essere una gara di transzione, ne è venuta fuori una da incorniciare dal punto di vista dei risultati tecnici. Tutto questo è senza dubbio frutto della preparazione per la Maratona: basti pensare che nel corso dell'ultimo trimestre di quest'anno ho migliorato tutti i miei precedenti record in maniera anche rilevante. Che volere di più dalla vita (da runner)?
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