lunedì 22 ottobre 2018

#Gara 1 - MareLago Terre Pontine


Quella che avrebbe dovuto essere una gara di ripiego a causa dell'annullamento della Trenta di Ostia si è rivelata invece una occasione per correre in una location splendida tra mare e lago e godere di una giornata di caldo sole ottobrino facendo la cosa che ci piace fare, ovvero correre. L'oretta di macchina necessaria da Roma a raggiungere Capoportiere, presso il Lido di Latina, passa veloce e appena si arriva si può godere di un paesaggio stupendo con dune di sabbia simili a quelle di Sabaudia che lasciano il posto a una spiaggia risicata ma molto bella (sono località che non ho mai preso in considerazione per una giornata di mare vicino casa, ma devo ricredermi).


Qualche minuto di fila per il ritiro del pettorale e poi la sorpresa di un pacco di gara a cui noi, runners di città, non siamo davvero abituati: una cassetta piena stracolma di verdura del luogo! Molto meglio che la solita maglietta tecnica di cui abbiamo pieni i cassetti.


Al ritiro dei pettorali incontro dei compagni di squadra (Andrea e Fabrizio, grandissimi!) con cui decidiamo di correre insieme ad un passo prestabilito almeno fino ai 20k (4'25", d'altronde per tutti è un lungo in vista della maratona autunnale). Il via poco dopo le 9.30. I primi chilometri sono impegnati come al solito nel farsi largo tra i runners e le macchine parcheggiate a bordo strada. Questione di poco, però, e prendiamo subito il ritmo giusto. Dal terzo chilometro decidiamo di alternarci in testa al gruppetto ogni due chilometri: un ottimo metodo per stancarsi di meno, soprattutto psicologicamente. Per quanto mi riguarda, mi sento davvero bene: le gambe girano senza problemi, il fiato spezzato e di fatica ne sento davvero poca. 

Il lungo tratto di andata e ritorno sul lungomare chiude i primi 10 chilometri che percorriamo in 43'38" perfettamente in media. Qui siamo nei pressi della partenza/arrivo e comincia il giro del lago di Fogliano, che ci permette di attraversare posti splendidi, in riva al lago. Incontriamo anche parti di sterrato e un tortuoso giro all'interno di un parco che toglie chiaramente qualcosa al ritmo. All'intermedio dei 22 chilometri il cronometro segna 1h36'19" al ritmo di 4'24"/Km. Comincia l'ultima parte di gara con gli ultimi interminabili 5 chilometri di rettilineo sul lungomare. Le gambe stanno ancora bene e così il fiato, quindi decido di allungare e provare a fare l'ultimo chilometro "alla Tergat" ovvero in progressione. L'ultimo chilometro e mezzo, in effetti, l'ho corso intorno ai 4 al chilometro con delle ottime sensazioni sul piano fisico. 




Chiudo col tempo ufficiale di 2 ore 10 minuti e 39 secondi col passo medio di 4'22"/Km che rappresenta il mio nuovo personale sulla distanza (anche se il Garmin mi segna poco più di 300 metri in meno). In classifica sono 54° assoluto su 488 partecipanti e 11° di categoria (su 86). Sono soddisfatto soprattutto per la condizione fisica che sento in crescendo e che mi permette di guardare con fiducia al proseguo della preparazione autunnale.







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