giovedì 23 luglio 2015

A che punto siamo

Tre anni fa avevo fatto le cose in grande: mi ero iscritto ad una società sportiva , avevo stilato rigidi piani di allenamento e avevo anche cominciato ad affrontare con successo qualche corsetta competitiva. Avevo così raggiunto i miei primi record personali, in particolare un interessante 52'42" sui 10k. Arrivò poi l’estate, il caldo, le vacanze che, aggiunte al doloro alla bandelletta ileo-tibiale, pian piano mollai allenamenti e corse. Ci riprovai due anni fa. Anche allora visita medico-sportiva, iscrizione all’UISP con tesseramento FIDAL e una buona corsetta di 5 km. nel tepore primaverile. Anche allora, però, arrivò la calura estiva che mi fece desistere. Insomma, mi risulta chiaro che il mio essere runner trova nell’estate un ostacolo insormontabile. Per questo stavolta ho deciso di cominciare a correre proprio dentro l’estate. La mia stagione 2015/2016 ha infatti avuto ufficialmente inizio con il mese di giugno con una bella corsa sul lungomare di Ostia che rappresenta ufficialmente il mio “test del moribondo”



Come si può vedere ritmo lentissimo ma sotto il primo solleone della stagione e al primo allenamento in assoluto ci sta. Tra l’altro gli allenamenti successivi hanno evidenziato una calibrazione non proprio perfetta del GPS dell’Apple Watch, quindi secondo me qui ho regalato qualcosa. Ad ogni modo avevo cominciato. Dopo circa 20 giorni di allenamento un paio di volte a settimana è arrivato il primo risultato concreto. Domenica mattina, freschino , momento ottimo per correre in una città ancora mezza addormentata e fioccano i record. Il record di lunghezza (15 km. poi 20 km. e ancora 21 km. proprio domenica scorsa) e anche quello di velocità, quando per la prima volta sono riuscito a scendere sotto i 50 minuti sui 10k. (49'58" il 5 luglio).

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Queste misurazioni le ho fatte con l’applicazione Runtastic. Confrontando i dati raccolti con la misurazione manuale su Google Maps è risultata abbastanza precisa (circa 2–300 metri di differenza) ma decisamente più affidabile dell’Apple Watch. Ho comunque deciso che la cosa migliore per misurazioni affidabili sia quella di tornare a casa, ovvero al Garmin Forerunner 225. In questo mese e mezzo di ripresa della attività a livello fisico ho avuto qualche dolorino sotto la pianta del piede destro a metà giugno, e il ginocchio sinistro si fa sentire quando allungo la distanza. Ad ogni modo nulla di invalidante.

Per questo ho deciso di continuare ad impegnarmi e ho fissato il primo obiettivo: la ripresa in autunno dell'attività agonistica con tanto di visita medico sportiva ed iscrizione alla UISP. Ora vado in vacanza un paio di settimane, ma porterò con me le scarpette e stavolta l’estate sono quanto mai deciso a scavallarla, come un keniota nell’ostacolone dei 3000 siepi.

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